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GRIFFE FALSE – SCOPERTI DUE LABORATORI ITALIANI

Munerato (Calzaturieri): “Mele marce. Grazie a GdF Venezia per il lavoro svolto, ma si tratta di casi marginali!”

“Voglio ringraziare la Guardia di Finanza del Comando provinciale di Venezia per il risultato di oggi che ha permesso di portare alla luce e sgominare due opifici italiani che in riviera del Brenta producevano grosse quantità di scarpe contraffatte, di ottima fattura, di famose griffe come Gucci, Chanel e Louis Vuitton. Sono convinto infatti che non ci sia differenza tra queste due realtà ed i laboratori cinesi, più spesso oggetto di queste verifiche. Il danno che arrecano alle centinaia di imprese sane, oneste ed alle loro maestranze che con sempre maggiore difficoltà operano nel settore è lo stesso”. Con queste parole il presidente del Gruppo Calzaturieri della Confartigianato Imprese Veneto, Marino Munerato (artigianato terzista anche lui con una tranceria nel distretto della riviera) ha commentato il blitz di oggi che ha portato alla chiusura da parte della Guardia di Finanza di Venezia di 2 opifici calzaturieri irregolari in Riviera del Brenta di uno completamente sconosciuto sul fronte fiscale.
“Ribadisco quanto affermato in più occasioni –ha proseguito il Presidente-. E’ necessaria la tolleranza zero contro chi non rispetta le regole. Questa operazione rappresenta un segnale importante a difesa dei nostri lavoratori e dei nostri laboratori artigiani che lavorano onestamente”.
“Non ne faccio quindi un problema di colore di pelle –afferma Munerato-, ma è necessario a mio avviso sottolineare che, due “mele marce” non solo l’archetipo del laboratorio italiano che opera nel nostro favoloso distretto. Si tratta di casi isolati che non devono far allentare la presa sul fenomeno dei laboratori “lager” spesso a conduzione cinese. Negli ultimi dieci anni –spiega Munerato- le microimprese cinesi nel comparto moda (tessile, abbigliamento e calzatura) in Veneto sono aumentate vertiginosamente. Oggi sono quasi 2.200 con un processo di sostituzione dei laboratori autoctoni preoccupante. Nello stesso periodo infatti, noi artigiani siamo calati di 2.500 unità! Il fenomeno è in continua espansione e, in molti casi, cela sacche di illegalità e lavoro irregolare inaccettabili per un Paese come il nostro. E’ in un momento di crisi come questo dobbiamo difendere e proteggere il nostro sistema produttivo e non lasciare spazio a chi non rispetta le regole. Molto ci aspettiamo, ad esempio, dal Protocollo territoriale sulla legalità che come  Associazione Artigiani e Piccola Impresa “Città Riviera del Brenta abbiamo siglato insieme ad Acrib, alle Confindustria di Venezia e Padova e le Organizzazioni Sindacali. Strumento con cui intendiamo mettere in pratica procedure e intese che seminino legalità all’interno del distretto in quanto elemento essenziale di crescita e difesa della qualità e della professionalità presente ed essenziale ad evitare che attraverso l’utilizzo di forme di sfruttamento delle persone, con il non rispetto delle leggi e del contratto nazionale di lavoro, si generi una concorrenza sleale nociva a tutto il settore produttivo”
“Ringrazio – conclude il Presidente – le Fiamme Gialle per il lavoro svolto e per l’attenzione che, ogni giorno, mette nel controllo e nella protezione dei cittadini e dei nostri territori. Ed un pauso in particolare al nuovo  impegno, anche con personale in borghese, in azione nel centro storico veneziano”.