L’ASSOARTIGIANI DI VICENZA RICORDA ALLE AZIENDE CHE ENTRO LA FINE DI GENNAIO VA PRESENTATO IL PATTO DI SVILUPPO DEL DISTRETTO DELLA CONCIA
19/01/2007L'ASSOARTIGIANI DI VICENZA RICORDA ALLE AZIENDE CHE ENTRO LA FINE DI GENNAIO VA PRESENTATO IL PATTO DI SVILUPPO DEL DISTRETTO DELLA CONCIA L'Associazione Artigiani di Vicenza ricorda alle aziende che entro la fine di gennaio dovrà essere presentato alla Regione il Patto di Sviluppo del Distretto della Concia 2007-2010 che dovrà essere sottoscritto da almeno 100 aziende del settore. L'avvio del nuovo Patto fa seguito a quello sottoscritto nel 2003, che ha visto la collaborazione tra gli imprenditori del "triangolo" Arzignano-Valle del Chiampo- Montebello e gli amministratori locali. Da tale collaborazione è nato il progetto sull'Osservatorio di Distretto, sostenuto interamente dagli enti pubblici del territorio, che aveva l'obiettivo di scattare una fotografia della realtà distrettuale sotto il profilo economico e sociale. Riassumendo i dati, le aziende del comparto sono 850 circa, con oltre undicimila addetti, dei quali il 50% extracomunitari provenienti principalmente dall'Asia, Africa centrale, Europa dell'Est. Il fatturato prodotto è stato di 3.900 milioni di euro nel 2003, dei quali 1.400 di esportazioni, cifre che si sono leggermente ridotte nel 2005: 3.700 euro di fatturato, di cui 1.200 di esportazioni. Prevalgono i settori dell'arredamento, delle calzature e dall'auto, mentre oltre il 50% delle esportazioni ha preso la strada dei Paesi extra UE. Un quadro complessivo straordinario se si considera l'area territoriale interessata, una situazione che ora necessita di nuove iniziative di sviluppo per proteggere il settore dalla presenza da concorrenti che possono contare su costi più contenuti.È evidente che la sfida dei prossimi anni dovrà essere basata sulla qualità e sulla novità del prodotto. Ecco, allora, il nuovo Patto di Distretto come elemento trasversale e propulsivo per le imprese del settore puntando sull'innovazione con la creazione di un centro di eccellenza, quello ricavato dall'ammodernamento della conceria sperimentale dell'Istituto Galilei di Arzignano. Il Distretto dovrà poi continuare a intervenire sulle problematiche ambientali con il recupero e riciclo delle acque, la graduale diminuzione dei solventi impiegati nelle lavorazioni, e adottando azioni che consentano il risparmio energetico. Temi quali lo smaltimento dei fanghi e dei residui di lavorazione dovranno essere riaffrontati in modo nuovo, studiando soluzioni innovative a basso impatto ambientale. Infine, il Distretto dovrà rinnovare il modo di proporre il settore alla pubblica opinione, per valorizzare quanto sino ad oggi già realizzato.Enza Bressan, presidente della Concia dell'Assoartigiani, conferma la necessità di sottoscrivere il nuovo Patto: "Quando si parla del settore conciario, normalmente è per metterne in evidenza gli elementi negativi. Mai, invece, si evidenziano i grandi sforzi profusi nel corso degli anni da parte delle aziende e degli enti locali per rendere il settore, non solo maggiormente produttivo, ma anche sicuro per chi ci lavora e compatibile con gli aspetti ambientali. Uno sforzo grande è stato compiuto che, seppur non esaustivo, può essere letto e confrontato con le altre realtà distrettuali del settore italiane e mondiali, e il rinnovato impegno confermato nel Patto di Distretto ne è un'ulteriore conferma. E' ora opportuno – conclude Enza Bressan-, oltre che di preoccuparci del miglioramento interno al settore, di "riabilitare" l'immagine di un comparto troppo spesso criticato. Tutto ciò non solo per un atto di giustizia ma anche per riuscire ad attrarre i giovani alla ricerca di un'occupazione qualificata e in grado di poter assicurare professionalità e soddisfazioni, anche economiche"».Di tutto questo si parlerà anche ad Arzignano nell'assemblea in programma lunedì 22 alle 20.30 nella sede del locale Mandamento Assoartigiani.