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SEMINARIO SULLE PROSPETTIVE DEL SETTORE MODA NEL VENETO

Secco, Tavolo Veneto della Moda: “Bene moda inserita nei settori strategici su cui puntare per l’azione formativa regionale con i fondi della prossima Programmazione Europea. Sapremo dare indicazioni largamente condivise per il bene della nostra manifattura e del 100% made in Italy”

“Il tavolo Veneto della Moda, unica esperienza in Italia di coordinamento tra le rappresentanze di Confartigianato, Cna, Confindustria, Confcommercio e Confesercenti del comparto, è pronto ad offrire il contributo di tutta la filiera per individuare necessità, figure professionali, e progetti formativi necessari a raggiungere l’obiettivo di garantire nel prossimo futuro la forza che il settore ancora oggi rappresenta”. Lo ha affermato Giuliano Secco (Confartigianato Veneto) portavoce pro tempore del Tavolo Veneto della Moda in risposta alle sollecitazioni venute dall’Assessore al Lavoro Elena Donazzan in occasione del seminario sulle prospettive del settore moda nel Veneto che si e svolto oggi a Vicenza presso il Centro Congressi di Confartigianato, con il titolo “Sinergie e opportunità tra education e mercato del lavoro”.
“La Regione –ha proseguito Secco- con lungimiranza ha inserito la Moda tra i settori strategici per lo sviluppo economico ed occupazionale del nostro territorio. Non possiamo quindi perdere l’occasione di sfruttare la felice coincidenza dell’esistenza del nostro straordinario quanto unico Coordinamento. Saremo infatti in grado, con voce unica ed autorevole, di collaborare con la Regione per definire le figure professionali da formare, individuare i percorsi formativi e gli stages più appropriati. Senza dimenticare il ruolo che potremmo svolgere per la formazione dei formatori e per avviare collaborazioni con istituti superiori, professionali ed Università. Le disponibilità sono straordinarie -la futura programmazione del Fondo Sociale Europeo destina al Veneto 764 milioni di euro- sarebbe un delitto non sfruttarle”.
“Abbiamo l’occasione di avviare un sistema formativo che garantisca il ricambio generazionale di imprenditori e maestranze necessari e riconsegnare alla nostra regione il ruolo centrale che si merita nella produzione di altissima qualità del 100% made in Italy –ha concluso Secco-. Scarpe, concia, pelletteria, capi spalla, maglieria, tessile, occhialeria e oreficeria. Non c’è settore nel quale, in Veneto, non sia possibile trovare eccellenze e professionalità dimenticate se non sconosciute nel resto d’Italia e del mondo. Ma è un patrimonio già gravemente e pesantemente intaccato dalla crisi, dalla delocalizzazione selvaggia, dalla mancanza di norme che garantiscano le produzioni locali. Oggi, con la programmazione messa in campo dall’Assessore Donazzan, la disponibilità finanziaria della UE e la nostra collaborazione possiamo dire che si sono poste basi concrete per il rinascimento del settore in veneto”.