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Contributi Ebav per investimenti Industria 4.0

Il supporto di Confartigianato per le richieste all’Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto. Tre le opportunità in scadenza il 30 aprile

Sono sempre di più le aziende artigiane che investono nell’Industria 4.0 con l’obiettivo di raggiungere una sempre maggiore automatizzazione e interconnessione nell’ambito dei processi aziendali. Per queste imprese si tratta di investimenti importanti e, considerato lo sviluppo della tecnologia nei settori più diversi, imprescindibili. Nell’ottica di favorire la crescita delle Micro Piccole Imprese Ebav, Ente Bilaterale dell’Artigianato Veneto, mette a loro disposizione alcuni contributi. Per verificare di avere i giusti requisiti e per portare avanti l’iter delle domande, le imprese possono rivolgersi direttamente allo Sportello di Confartigianato Imprese Vicenza per la consulenza e le informazioni necessarie.

“Di nuovo la bilateralità va a sostegno delle imprese a conferma di un sistema che funziona e che, in questo caso, va supportare quelle realtà che investono nelle nuove tecnologie consapevoli della loro portata in termini di sviluppo e crescita dell’azienda – commenta Cristian Veller, vicepresidente di Confartigianato Imprese Vicenza con delega ai Sistemi di Mercato -. Ma sapere che ci sono dei contributi a disposizione non basta per poterne beneficiare per questo Confartigianato accompagna gli artigiani, attraverso appositi servizi e competenze, nella preparazione della documentazione necessaria evitando inutili sprechi di tempo”.

Fino al 30 aprile sono attivi alcuni Servizi che, naturalmente, fanno riferimento alle spese sostenute nel 2022, anche tramite finanziamenti, dalla singola azienda.
Uno di questi prevede un contributo per le spese relative all’acquisto di attrezzature e macchinari di lavoro, impianti di produzione, impianti di energie rinnovabili finalizzati all’ innovazione tecnologica, di processo o di prodotto. L’importo minimo dell’investimento deve essere di 20.000 euro; mentre il contributo è pari al 5% e comunque fino a un massimo di 2.500 euro. In caso di finanziamenti garantiti da Consorzi fidi dell’artigianato l’investimento non può essere inferiore a 10.000 euro e il contributo è pari al 7% fino a un massimo erogabile di 3.000 euro.

Un secondo intervento riguarda le spese per l’acquisto di: strumenti per la prototipazione rapida (come stampanti 3d, scanner 3d, microcontrollori); hardware specialistici informatici finalizzati al miglioramento dei processi aziendali, dispositivi per l’Internet of Thing strettamente correlati alla trasformazione digitale dei processi aziendali; software e/o servizi cloud specifici-personalizzati (con licenza d’uso o in abbonamento almeno biennale) finalizzati alla digitalizzazione e automazione dei processi aziendali (Industria 4.0). Il contributo è pari al 40% della spesa, con un massimo erogabile di 1.500 euro. Solo per il settore Metalmeccanica è prevista, qualora l’azienda investa nell’acquisto di software gestionali, inerenti il disegno tecnico o la preventivazione: in aggiunta al contributo previsto per la prestazione A66, una quota ulteriore pari al 30% della spesa fino a un massimo di 1.500 euro.

Un terzo contributo riguarda invece le spese per Consulenze/Perizie asseverate finalizzate all’acquisto di beni strumentali e/o all’adozione di soluzioni produttive ed organizzative rientranti nell’ambito di “Industria 4.0” ed effettuate da parte di soggetti quali, ad esempio, Competence Center, Digital lnnovation Hub, Università, centri di trasferimento tecnologico. In questo caso il contributo varia in base alla categoria di appartenenza. Così, ad esempio, per le aziende dei settori Metalmeccanici – Chimica- Vetro e Ceramica, i contributi sono del 50% della spesa sostenuta con un massimo erogabile di 500 euro; analoga percentuale per le imprese dei comparti Tessile, Pulitintolavanderie, Occhiali, Alimentaristi, Panificatori, Acconciatura, Estetica, Odontotecnici, Imprese di Pulizia, Trasporto Merci, Legno, Comunicazione e Orafi ma l’importo massimo del contributo in questi casi passa a 1.500 euro.