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Artigiani senza Frontiere: il progetto di cooperazione internazionale per trasferire competenze tecniche e manageriali alle realtà artigiane nei Paesi in via di Sviluppo vede Confartigianato Vicenza unico partner italiano

Un progetto che nasce nell’ambito della cooperazione internazionale e si propone di reclutare, formare e coinvolgere in missioni all’estero artigiani interessati a fornire le proprie competenze nei Paesi in via di sviluppo (PVS) formando le maestranze in loco.  Questi gli obiettivi di Artigiani senza Frontiere (Craftspeople without borders), progetto finanziato dal Ministero Federale tedesco per la cooperazione economica e allo sviluppo tramite Sequa, che vede Confartigianato Imprese Vicenza quale unico partner italiano. Gli altri soggetti coinvolti sono: la Camera dell’artigianato di Francoforte, la Confederazione tedesca dell’artigianato, Land Hessen Assia, tutte tedesche; dalla Francia la Camera di commercio e artigianato della regione della Nuova Aquitania e Regione Nuova Aquitania, CMA France (Camera di Commercio e Artigianato nazionale); e le polacche Camera dell’Artigianato della Wielkopolska e Marshal Office della Regione Wielkopolska a Poznan.
Come detto,il progetto intende individuare artigiani interessati all’iniziativa, e in possesso di alcuni pre requisiti richiesti dai promotori, che potranno partecipare a un percorso formativo multidisciplinare (saranno trattati aspetti quali l’interculturalità, le lingue, le soft skills…) volto a fornire le competenze utili e necessarie per poter essere inseriti in diverse missioni all’estero.
“Possono aderire i giovani artigiani che vogliano fare un’esperienza di crescita, personale e professionale, ma anche chi ha qualche anno in più portando le proprie competenze acquisite nel tempo. Il progetto guarda anche alle imprenditrici che alla competenza possono unire un approccio diverso soprattutto in alcuni contesi culturali– spiega Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza-. Su tutto l’obiettivo di formare maestranze in loco in maniera da rafforzare l’artigianato locale, anche con competenze tecniche e manageriali, fornendo così una possibilità di crescita sociale ed economica a contesti svantaggiati che faccia anche, questo l’auspicio, da volano per lo sviluppo della comunità nel suo complesso”.
Per questo, la collaborazione con realtà operanti nei Paesi di sviluppo sarà utile poter organizzare al meglio la partecipazione degli artigiani a iniziative di cooperazione. È infatti previsto, e per il Veneto sarà il vicentino Cesar (ente formativo di Confartigianato Vicenza) ad occuparsene, un calendario di appuntamenti per preparare e formare gli artigiani che si recheranno poi nei Paesi in via di Sviluppo. Come paesi target sono stati per ora individuati: Madagascar, Tunisia, Senegal, Togo e Kenya; ma non si escludono collaborazioni con altri Paesi.
La prospettiva dei partner coinvolti nel progetto è quella di creare un “pool” di “Artigiani senza Frontiere” in maniera che gli artigiani interessati possano partecipare a ulteriori missioni nei Paesi in via di sviluppo attraverso la collaborazione con altri partner internazionali attivi nell’ambito della cooperazione allo sviluppo. Le organizzazioni attive nel settore potranno quindi attingere da questo pool per avvalersi delle competenze degli artigiani per ulteriori iniziative di solidarietà.
La conclusione del progetto, reclutamento dei artigiani, preparazione e missioni, è prevista entro la fine del 2025. L’obiettivo è coinvolgere almeno 50 imprese artigiane dei Paesi in via di Sviluppo, di cui il 15% guidate da donne, che saranno supportate dagli “Artigiani senza frontiere” per aumentare le proprie competenze. Successivamente 40 artigiani senza frontiere europei partiranno in missione con organizzazioni attive nella cooperazione internazionale (attraverso il pool che verrà creato) alla volta di quei Paesi con l’obiettivo di favorire il miglioramento delle competenze tecniche o manageriali di degli artigiani locali.

Comunicato 57