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IN VENETO MANCANO 89 MILIONI PER GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA DEL 2014

“Renzi la smetta di pontificare e dia risposte concrete nel merito e nell’urgenza dei problemi. In Veneto mancano quasi 89 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali in deroga, strumenti che costituiscono un forte fattore di coesione sociale a supporto delle imprese e dei lavoratori che al momento non trovano adeguate risposte. Si tratta di 9.500 aziende per un totale di 47mila lavoratori per la cassa in deroga e di 12mila lavoratori per la mobilità in deroga, solo per il 2014”. È quanto ha affermato l’assessore al Lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan, dopo il tavolo regionale per gli ammortizzatori sociali in deroga che ieri a Mestre ha sottoscritto l’Accordo quadro per gli ammortizzatori in deroga 2015 e le relative Linee Guida per la cassa integrazione in deroga. La legge di stabilità 2014 prevedeva risorse per 1 miliardo e 400 milioni di euro. Di questi, però, 800 milioni sono stati usati per coprire il fabbisogno del 2013. Il 2 agosto scorso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali annunciava di aver reperito risorse per ricostituire lo stanziamento iniziale di 1 miliardo e 400 milioni, aggiungendo altri 320 milioni (complessivamente 1 miliardo e 720 milioni). In realtà, al momento, le risorse effettivamente ripartite sono in tutto 903 milioni. Le risorse stanziate fino a questo momento per il 2014 non coprono le richieste pervenute, sia per quanto riguarda la Cig in deroga sia per la mobilità in deroga, per un importo pari a 88.811.128 euro; inoltre non è ancora stata determinata l’assegnazione di risorse per l’anno 2015, una parte della quale dovrà necessariamente essere impiegata per coprire l’arretrato 2014. “Chiediamo al Governo di assegnare urgentemente le risorse necessarie per il saldo degli ammortizzatori sociali del 2014, con precedenza alla cassa in deroga e per quanto riguarda la mobilità in deroga ai lavoratori cosiddetti “esodati” che non godono di altre forme di salvaguardia. Riteniamo inoltre fondamentale che venga data continuità alla Cig in deroga anche per il 2015”, ha fatto presente Donazzan. Le richieste legittime da parte dell’assessore veneto al lavoro sono in linea con quanto previsto dal decreto interministeriale n. 83473 dello scorso 1 agosto 2014 che però evidenzia tuttora criticità sia nella sua interpretazione che nella sua applicazione. “I problemi che avevo riscontrato nei mesi scorsi non appaiono migliorati – ha sottolineato Donazzan – e ritengo oggi più che mai inaccettabile da parte del Governo il cambio delle regole sugli ammortizzatori in deroga effettuato nel corso dell’anno a fronte di già spinose criticità che derivano da un eccesso di burocrazia e dalla pluralità dei soggetti coinvolti”. “Trovo altresì inaccettabile –ha concluso Donazzan- che il Governo, indietro anni luce sulle reali esigenze della nostra economia, abbia precluso l’estensione della Cassa in deroga agli studi professionali e alle associazioni, di cui il Veneto era stato capofila”. Le Linee Guida, sottoscritte in un clima di cooperazione tra Regione e Parti Sociali, definiscono il campo di applicazione, i destinatari degli ammortizzatori, la durata e le procedure per i trattamenti. È previsto inoltre l’impegno da parte della Regione alla programmazione di misure di misure di politica attiva per i lavoratori: formazione, riqualificazione, aiuto al miglior inserimento lavorativo.