Il turismo internazionale torna a crescere
Malinverni (Confartigianato Vicenza): “Vale la pena investire anche sul turismo di vicinato, puntando su itinerari alla scoperta della cultura locale di cui sono espressione molte attività artigiane”
Un aumento negli ultimi 12 mesi pari all’83,4%. Di tanto è cresciuta la spesa degli stranieri in visita nel nostro Paese, con il Veneto che va oltre toccando l’84%. É uno dei dati che emerge nella rilevazione della Banca d’Italia sul turismo internazionale.
Nel Vicentino, secondo i dati dell’Ufficio Studi Confartigianato Vicenza, nel 2022 sono stati oltre 700mila gli arrivi con un totale di 2milioni di presenze (ovvero pernottamenti), numeri in crescita e in recupero sui valori pre pandemia.
“L’Italia torna ad essere meta di turismo internazionale, e non solo, con i visitatori che diventano ambasciatori della bellezza del nostro Paese e ricadute interessanti anche per le realtà artigiane – commenta Christian Malinverni, componente della Giunta Confartigianato Vicenza con delega al Patrimonio Culturale e Turismo-. Basta guardare dove ‘spendono’ i turisti: la ristorazione, con tutto l’indotto dell’agro alimentare, rimane una voce importante così come le realizzazioni dei settori moda e fashion, artigianato artistico, oro”.
Nel Vicentino, alla fine del primo trimestre 2023, le imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica sono 3.333, pari al 14,6% dell’artigianato totale e danno lavoro a 13.692 addetti. Di queste 555 operano nel settore dell’Agroalimentare (6,7% del totale) producendo cibo e bevande, prodotti per cui l’Italia è famosa e la cui qualità permette al nostro Paese di primeggiare per numero di prodotti a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. A seguire 434 Ristoranti e pizzerie (13%) e 202 Bar, caffè e pasticcerie (6,1%) – insieme si tratta di 636 imprese e del 19,1% del totale – che mettono a disposizione dei turisti i prodotti di qualità prodotti dal comparto Agroalimentare. Sono 972 le imprese di Abbigliamento e calzature (29,2%) che contribuiscono al successo nel mondo della moda, tra i comparti più rappresentativi all’estero del made in Italy e dello stile italiano.
Ma il comparto più corposo, con 982 imprese (pari al 29,5% del totale) è quello manifatturiero e dei servizi che compre attività quali la produzione di gioielleria e bigiotteria, tutto l’artigianato artistico e i servizi alle persone (ad esempio centri benessere e palestre). Infine, non si possono dimenticare le 167 imprese (5,0%) del Trasporto persone che integrano l’offerta dello spostamento dei turisti.
“Quanti si recano nel nostro territorio scelgono di gustare o portare a casa prodotti che siano rappresentativi dei luoghi e unici, come appunto quelli realizzati dalle imprese artigiane – aggiunge Malinverni-. Stesse dinamiche di spesa si possono dedurre per il turismo ‘di vicinato’, proveniente cioè da altre province o regioni limitrofe. Si tratta di una fetta importante di turismo che si muove anche ‘fuori stagione’ e sul quale vale la pena investire. Basti pensare al patrimonio culturale di Vicenza città e di altri centri della provincia, come Marostica o Bassano. A questo tipo di turisti va offerta l’opportunità di conoscere un territorio attraverso i suoi tratti culturali peculiari che passano molto spesso per le botteghe artigiane. Non a caso ViArt, il portale di Confartigianato Imprese Vicenza, propone tutto l’anno un calendario di appuntamenti alla scoperta di angoli nascosti, antichi e nuovi mestieri, prodotti unici, attraverso itinerari guidati. Più che una visita un’esperienza quella che offre ViArt, fatto di cultura, storia e ‘personalizzazione’”.
“Con minor potere d’acquisto, causa inflazione, e la possibilità di spostarsi in giornata, il turismo di vicinato rappresenta una valida alternativa a quanti vogliano passare una giornata di vacanza alla scoperta delle bellezze storiche e culturali di cui è disseminato il nostro territorio. Quanto all’offerta, con i costi in aumento, sarà importante per le imprese trovare le giuste soluzioni per bilanciare le esigenze dei consumatori rimanendo competitive e attrattive”, conclude Malinverni.