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Nove, Confartigianato alla Festa della Ceramica

Si è chiusa domenica scorsa la 26ª edizione della manifestazione, che celebra la lunga tradizione della produzione in zona

di Andrea Schiavo

Si è conclusa domenica 10 settembre la 26ª edizione della “Festa della Ceramica – Portoni Aperti”, l’annuale appuntamento che con i suoi numerosi eventi accende le luci sulla città di Nove e sulla sua lunga tradizione di centro di produzione ceramica risalente alla Repubblica Serenissima, una storia ultracentenaria scritta da generazioni di artigiani e artisti.

Strade, piazze, cortili e per l’appunto “portoni”, ma anche musei, antichi mulini, scuole e aziende sono stati meta di numerosi visitatori che hanno animato un fine settimana soleggiato. Il ricco programma di incontri, presentato dal sindaco Rebellato durante la cerimonia di apertura alla presenza di autorità civili e militari, è stato un punto di ripartenza della Festa che nelle scorse edizioni ha sofferto gli effetti della pandemia.

Anche Maria Teresa Maroso, presidente provinciale e regionale Confartigianato del Mestiere Ceramica e Vetro, dopo aver ringraziato e portato i saluti di Confartigianato e del presidente di Area e del Raggruppamento di Marostica Felice Baggio presente in platea, nel suo intervento ha ricordato come le aziende del settore siano riuscite a superare momenti difficili, come l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, ma anche la perdita di mercati significativi a causa del conflitto in Ucraina.

Oggi una delle partite più importanti si gioca sulla formazione di giovani da far avvicinare al mondo della lavorazione ceramica, non solo per mantenere vivo il settore ma anche per dare quell’impulso di novità e freschezza indispensabile per stare al passo con i tempi. Le famiglie e la scuola, ha sottolineato Maroso al termine del suo discorso, rivestono un ruolo fondamentale per creare condizioni favorevoli a sostegno della nostra economia e vanno per questo sostenute nella loro funzione di guida e stimolo delle nuove generazioni.