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Credito d’imposta per l’innovazione verso la transizione ecologica

È già da qualche anno che le attività di investimento in beni tecnologicamente avanzati e in progetti di Ricerca e Sviluppo sono sostenute da specifici crediti di imposta.

Si tratta di misure cui possono accedere tutte le imprese, senza nessuna limitazione, né per quanto riguarda le dimensioni aziendali né per il settore economico di appartenenza. Una buona notizia, quindi, perché investimenti e innovazione sono temi centrali per lo sviluppo, la crescita e il consolidamento delle imprese sul mercato. Investimenti che sempre più toccano anche la transizione ecologica e “premiano” quindi le imprese che guardano al futuro con le lenti dell’innovazione e della sostenibilità. Anche in questo senso, perciò, il credito d’imposta è un’ottima occasione per ottenere liquidità indiretta, che non richiede nemmeno una grande burocrazia. È sufficiente, infatti, predisporre la documentazione richiesta dalla normativa, senza dover presentare alcuna domanda preventiva.

ECCO COME

Nell’ambito, ad esempio, della Ricerca e Sviluppo alcuni costi, quali le spese per il personale dipendente, per i materiali utilizzati nei prototipi e per le consulenze tecniche, vengono trasformati in un credito da utilizzare in compensazione nel modello F24 per il pagamento di altri tributi. La ricerca e sviluppo abbraccia molteplici tipologie di progetto, dalla ricerca sperimentale all’innovazione tecnologica, al design e ideazione estetica.

Uno degli ambiti oggi più interessanti per le imprese è certamente l’innovazione tecnologica finalizzata alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi, o sostanzialmente migliorati, per il raggiungimento di obiettivi di transizione ecologica.

Rientrano nel concetto di transizione ecologica, come da elenco dettagliato del Decreto 26 maggio 2020: 

  • la progettazione di prodotti sostenibili che durino più a lungo e siano concepiti per essere riutilizzati, riparati o aggiornati per il recupero delle proprie funzioni, o sottoposti a procedimenti di riciclo ad elevata qualità per il recupero dei materiali, in modo da ridurre l’impatto ambientale dei prodotti lungo il loro ciclo di vita (c.d. “ecodesign”);
  • la realizzazione di catene del valore a ciclo chiuso nella produzione e utilizzo di componenti e materiali, anche sfruttando opportunità di riuso e riciclo cross-settoriali;
  • l’introduzione di modelli di sinergia tra sistemi industriali presenti all’interno di uno specifico ambito economico territoriale (c.d. “simbiosi industriale”), caratterizzati da rapporti di interdipendenza funzionale in relazione alle risorse materiali ed energetiche (sottoprodotti, rifiuti, energia termica di scarto, ciclo integrato delle acque);
  • l’introduzione di soluzioni tecnologiche per il recupero, atte ad ottenere materie prime “seconde” di alta qualità da prodotti post-uso, in conformità con le specifiche di impiego nella stessa applicazione o in differenti settori;
  • l’introduzione di tecnologie e processi di disassemblaggio e/o “remanufacturing” intelligenti per rigenerare e aggiornare le funzioni da componenti post-uso, in modo da prolungare il ciclo di utilizzo del componente con soluzioni a ridotto impatto ambientale;
  • l’adozione di soluzioni e tecnologie per monitorare il ciclo di vita del prodotto e consentire la valutazione dello stato del prodotto post-uso, al fine di facilitarne il recupero;
  • l’introduzione di modelli di business “prodotto come servizio” (“product-as-a-service”) per favorire catene del valore circolari di beni di consumo e strumentali.

Per tutte queste attività di innovazione tecnologica in ottica “green”, il credito d’imposta è riconosciuto, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2023, in misura pari al 10%.
Dal 2024 e fino al 31 dicembre 2025, il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 5%.
Il limite massimo di spesa annuale è pari a 4 milioni di euro. 

L’Area Gestione di Impresa di Confartigianato Imprese Vicenza supporta gli Associati anche in questo percorso con una consulenza mirata:

  • Analisi di fattibilità del progetto di Ricerca e predisposizione di una stima del beneficio.
  • Elaborazione dei conteggi del credito di imposta.
  • Certificazione legale delle spese sostenute ai fini del credito di imposta.
  • Redazione della relazione tecnica asseverata al progetto strutturato di Ricerca e Sviluppo.
  • Supporto nella predisposizione del fascicolo di Ricerca e Sviluppo.
  • Consulenza contabile e fiscale sulle agevolazioni.