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L’INSTALLAZIONE ARTISTICA DI VIA FERMI VOLUTA DALL’ASSOARTIGIANI DI VICENZA È UN OMAGGIO A CERAMICA, VETRO, LEGNO, FERRO E MARMO-PIETRA

12/03/2008L'INSTALLAZIONE ARTISTICA DI VIA FERMI VOLUTA DALL'ASSOARTIGIANI DI VICENZA È UN OMAGGIO A CERAMICA, VETRO, LEGNO, FERRO E MARMO-PIETRA In occasione della Settimana dell'Artigianato è stata inaugurata oggi (mercoledì 12 marzo) l'installazione artistica per la nuova rotatoria di via Fermi a Vicenza. L'opera è stata selezionata tra le tante giunte a seguito del bando di concorso lanciato dal Mandamento Assoartigiani di Vicenza presieduto da Carlo Crestani in collaborazione con il Comune. L'idea, subito accolta dal presidente provinciale Giuseppe Sbalchiero, è nata dalla constatazione che le rotatorie hanno ormai acquisito una loro precisa connotazione nel regolare il flusso del traffico, divenendo spesso punto di riferimento preciso nel panorama viabilistico. Peccato, però, che il più delle volte questi spazi siano spogli, o al massimo arredati a verde pubblico, mentre potrebbero veicolare interessanti messaggi artistici o promozionali, com'è in questo caso. Il bando, aperto a ottobre, si rivolgeva a tutti i soci dell'Assoartigiani vicentina che potevano avvalersi, per la stesura della loro idea/progetto, della collaborazione di architetti, designer e altri esperti urbanistici. «L'idea era quella di regalare alla città un'opera che rappresentasse l'originalità, la creatività, la storia dell'artigianato una realtà da sempre presente nel nostro tessuto sociale», ha spiegato Carlo Crestani. Sono stati più di una trentina i partecipanti al concorso da cui è uscita vincitrice la ditta Ceramiche Crestani di Marostica «per aver saputo adeguatamente rispondere alle indicazioni del bando dando una buona rappresentazione del lavoro e dell'imprenditoria artigiana della provincia di Vicenza, sia attraverso il contenuto dell'opera proposta, che rappresenta diversi mestieri tradizionali del nostro territorio, sia per l'utilizzo di materiali diversi (vetro, ceramica, ferro, legno, marmo), ricordando così anche attraverso di essi la grande varietà di professioni artigiane espresse dalla nostra realtà». L'opera è stata valutata positivamente anche per la sua realizzabilità dal punto di vista tecnico/economico. Giannino Crestani, dell'azienda vincitrice, ha voluto ricordare come le cinque "vele" che compongono l'opera siano «il frutto della cooperazione di sette aziende, distribuite su quattro Mandamenti associativi». L'installazione artistica vincitrice è formata infatti da cinque pannelli di diverso materiale e ha visto il coinvolgimento di diversi artigiani/artisti. Il primo pannello è in ceramica, realizzata dalla stessa ditta Ceramiche Crestani con l'artista Severino Morlin, e il tema scelto è il "torniante", tradizionale figura simbolo del mestiere. Il secondo pannello, in vetro, è stato invece realizzato dalla ditta Caron Vetrate Artistiche di Piero Modolo di Creazzo  rappresenta  appunto l'artigiano intento nel soffiare il vetro; nel terzo pannello, in legno, realizzato dalla ditta Omnia Legno di Andrea Dal Zotto di Marostica, è invece raffigurato l'uomo (stilizzato in albero) che nasce dalla terra dove è ben radicato, ma crea il suo futuro partendo da semplici attrezzi (quelli tipici del falegname) in un contesto in cui la globalizzazione lo porta a muoversi e a "sradicarsi" per cercare nuove competenze fino ad arrivare all'informatica (rappresentata dai pixel). Il quarto pannello, in marmo, realizzato dalla ditta Fornasa Marmi di Thiene, rappresenta una grande A (di Artigianato) che "mette ordine" in una serie di caratteri scolpiti a caso, volendo con ciò ricordare l'attività manuale dello scalpellino. Infine, nell'ultimo pannello, in ferro, realizzato dalla ditta Roberto Lanaro di Molvena, vi sono diverse rappresentazioni classiche della lavorazione del ferro partendo dal fuoco alla base e salendo fino a trovare incudine, pinza e martello. Alla creazione dell'opera hanno inoltre contribuito la ditta Piva snc di Vicenza (per gli aspetti edili) e la ditta Biemme Tecno di Bassano  (per i lavori di carpenteria).  A coordinare il tutto, l'architetto Diego Morlin di Bassano del Grappa che ha presentato i diversi artisti e le cinque "vele".