Skip to main content







In occasione dell’apertura della mostra “Le trecce di Faustina. Acconciature, donne e potere nel Rinascimento” allestita nelle Gallerie d’Italia, due parrucchiere di Confartigianato hanno riprodotto due le acconciature dell’epoca.

In occasione dell’apertura della mostra su acconciature, donne e potere nel Rinascimento, allestita alle Gallerie d’Italia a Vicenza, non è mancato il contributo di due parrucchiere Confartigianato che hanno reso omaggio alle opere esposte in mostra realizzando due pettinature d’epoca. L’esposizione porta alla scoperta dell’affascinante e complesso mondo delle capigliature del Quattro e Cinquecento, delle possibilità artistiche che esse hanno offerto, e della loro importanza nella società e nella moda italiana. La mostra è allestita al secondo piano di Palazzo Leoni Montanari  e vede la collaborazione tra il mestiere Acconciatori di Confartigianato Imprese Vicenza e Intesa Sanpaolo. Riprodurre (nei dettagli) le trecce, i raccolti, i ricci e quanto faceva delle chiome delle donne dell’epoca delle vere e proprie opere d’arte, è stata la sfida raccolta da due parrucchiere di Confartigianato (Elisa Lei e Lui di Elisa Capovilla di Altavilla Vicentina; Vanità Capelli e Stile di Martina Vicentini di Vicenza): nel giorno dell’inaugurazione, alcune modelle hanno sfoggiato le esatte capigliature rappresentate anche nei busti e quadri esposti in Galleria, dando prova delle preparazione tecnica e stilistica necessaria per la costruzione di queste affascinanti pettinature antiche.

“Nel ricreare l’acconciatura prima di tutto mi sono studiata da vicino l’opera esposta in mostra. Il primo passo è stato capire come trovare la soluzione per creare i volumi soprattutto nella parte anteriore dell’acconciatura. Ho utilizzato delle spugnette e posticci e mi sono creata, cucendolo a mano, un cerchietto e l’ho applicato; poi ho intrecciando altri capelli per raggiungere lunghezze e volumi adeguati per le trecce – racconta una delle due parrucchiere-. Un tempo infatti i capelli delle donne erano più lunghi proprio per realizzare acconciature ricercate, ‘artistiche’, questo però non esclude il fatto che utilizzassero posticci o parrucche proprio per dare volume al tutto. Cosa davvero interessante di questa ricostruzione è stato riscoprire la ‘sartorialità’ delle acconciature nel senso che al tempo non esistevano forcine per fissare e quindi le acconciature venivano letteralmente cucite a mano. E questo è quanto abbiamo fatto per l’occasione”. Una riproduzione fedele quindi di due acconciature che però hanno richiesto, per la ‘tenuta’, alcuni piccoli accorgimenti moderni come i prodotti per il fissaggio e styling, e i ferri per realizzare i ricci.

Il Rinascimento è stato il periodo storico in cui hanno trionfato le acconciature, dando particolare emancipazione alle donne e al potere del loro fascino. Riprodurre le trecce, i raccolti e le chiome delle donne dell’epoca è la sfida che i parrucchieri di Confartigianato hanno  dunque raccolto, e grazie alla convenzione con Gallerie d’Italia –  Intesa Sanpaolo sarà possibile per gli operatori del settore poter visitare gratuitamente la mostra, durante alcune giornate di visita guidata che verranno organizzate nei primi mesi del 2024, e soprattutto invitare i clienti di saloni e centri di bellezza a visitare l’esposizione riservando loro una scontistica particolare. Allo studio inoltre altre iniziative da realizzare in Galleria, per accompagnare i visitatori ad apprezzare le opere e le storie dell’acconciatura nei secoli passati, unitamente alla competenza e preparazione stilistica nella realizzazione di questi capolavori di bellezza.

Comunicato 149