VENETO CONGIUNTURA – INDUSTRIA: AVVIO OLTRE LE ATTESE, +1,7% SU 2014. CRESCITA RECORD NELLE MICROIMPRESE (+3,6%)
Curto: “Lungimiranti le nostre proposte ai candidati governatori in cui abbiamo posto al centro il manifatturiero artigiano”
“Competenze e personalizzazione. Ritorno del “su misura” made in Italy. Il fenomeno oramai conclamato del back to Italy, (reshoring), per ora contenuto, ma che possiamo oramai definire un concreto segnale di una inversione di tendenza. Il rilancio delle filiere grazie alle reti di impresa. Sono queste le novità che stanno coinvolgendo, o meglio sconvolgendo in positivo, tutto il sistema manifatturiero artigiano veneto”. A dichiararlo Luigi Curto Presidente di Confartigianato Imprese Veneto alla luce dei dati rilasciati oggi dalla trimestrale di Veneto Congiuntura. L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere Veneto realizzata con la collaborazione di Confartigianato del Veneto, effettuata su un campione di 2.274 imprese con almeno 2 addetti, ha infatti rilevato come la produzione industriale nella nostra regione abbia registrato, nel primo trimestre 2015, un incremento del +1,7% su base annua grazie al contributo, essenziale, delle imprese sotto i 9 addetti che hanno segnato un +3,6%.
Vedi dati
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Dati confortanti –prosegue il Presidente- che sottolineano la lungimiranza delle nostre proposte ai candidati a Governatore del Veneto nelle quali abbiamo posto le piccole imprese manifatturiere al centro. A pochi giorni dalle elezioni, ci auguriamo che chiunque vinca si impegni per una Regione sempre più soggetto vero di “politica di sviluppo locale” in grado di concorrere a far ripartire l’economia, attraverso un nuovo disegno strategico che abbia tra i principali driver di sviluppo proprio il manifatturiero quale ossatura su cui ricostruire il nostro tessuto produttivo. In particolare –conclude Curto- serve una grande azione per tutelare il lavoro di questi superfornitori specializzati. Valorizzandone la tracciabilità da un lato ed il giusto riconosceimento economico dall’altro. Senza dimentare una incessarte e determinata lotta alla contraffazione ed al lavoro nero, vere piaghe di questo possibile ed auspicabile rinascimento veneto”