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Area Nord Est Vicentino: gestione rifiuti

Confartigianato Imprese Vicenza incontra la direzione del Consiglio di Bacino Brenta Rifiuti ed Etra

di Cesare Rebeschini

Si è tenuto martedì 6 febbraio scorso un confronto con la direzione del Consiglio di Bacino e i vertici di ETRA sulla nuova articolazione della tariffa per il servizio rifiuti urbani per le utenze non domestiche gestite da ETRA. Per quanto riguarda il territorio vicentino, la modifica riguarda 24 comuni, coincidenti quasi totalmente con l’ambito dell’Area Nord Est Confartigianato (Raggruppamenti di Asiago, Bassano e Marostica, più Pozzoleone) e un totale di circa 18 mila imprese. Per queste si prospetta un processo di unificazione, ovvero di applicazione di una tariffa omogenea, che ha come obiettivo il superamento dell’impostazione presuntiva del precedente regolamento e l’applicazione di una logica basata sul corrispettivo, ovvero sul servizio effettivamente erogato.

Non essendo stati coinvolti nella definizione del nuovo regolamento e soprattutto dell’articolazione della tariffa per le utenze non domestiche Confartigianato Imprese Vicenza, attraverso il presidente dell’Area Nord Est Felice Baggio, con il supporto del funzionario del settore ambiente Fabrizio Mingardo e del segretario di Asiago Cesare Rebeschini, ha esposto nell’incontro i punti che necessitano di essere chiariti per poterne valutare l’impatto economico e l’adeguatezza rispetto alle necessità delle imprese.

Finché non saranno individuati i coefficienti che determineranno le due componenti fisse della nuova tariffa infatti, non è possibile fare una valutazione complessiva sul nuovo sistema. A questo proposito, il direttore del Consiglio di Bacino, Giuseppina Cristofani, ha precisato che l’approvazione delle tariffe è prevista entro il 30 aprile prossimo. L’impostazione del nuovo regolamento, in ogni caso, ripartisce la maggioranza dei costi sulle componenti variabili, così che la tariffa variabile dovrebbe incidere per il 57% mentre le componenti fisse, in base cioè alla superficie dovrebbe ridimensionarsi al 43%. Rispetto alle modalità di conferimento e ai quantitativi inclusi nella tariffa base per le imprese, è stata evidenziata la necessità di uniformare il servizio, prima di uniformare la tariffa.

In merito, il vicedirettore di ETRA Roberto Parolin ha rassicurato che il percorso è già stato avviato e andrà a regime entro il 2025 su tutto il territorio, con l’esclusione dei Sette Comuni dell’Altopiano dove si aprirà, dopo maggio, un percorso per definire le soluzioni più efficaci. La variabile delle stagionalità turistiche, che riguarda sia le utenze domestiche che quelle non domestiche, rende infatti più difficile organizzare un servizio porta a porta, come nel resto dell’ambito gestito. Le esigenze di conferimento e quindi di servizio raccolta, possono far registrare fluttuazioni drastiche nei diversi periodi dell’anno: si dovrà pertanto implementare un servizio adeguato e proporzionare la tariffa.

Il risultato più importante del confronto riguarda però l’esonero delle superfici produttive e dei magazzini dalla base di calcolo della componente fissa: tutte le attività che, per loro natura, non producono rifiuti conferibili nel circuito urbano, potranno presentare ad ETRA una comunicazione indicando le superfici non rilevanti, compresi i magazzini funzionali all’attività, per ottenere così l’esclusione delle stesse dalla base di calcolo.

In attesa della definizione delle tariffe fisse, si tratta di un punto decisivo che l’Associazione riporterà alle imprese, insieme alle indicazioni per rispondere al questionario che ETRA ha avviato, fino alla fine di Febbraio, per rilevare i fabbisogni delle utenze non domestiche e dare applicazione al nuovo regolamento.