NEL I TRIMESTRE 2015 LE IMPRESE ARTIGIANE VENETE DELL’AUTORIPARAZIONE IN CALO DELL’1,6%: 89 OFFICINE PERDUTE IN SOLI 12 MESI
Fogarollo: “Riforma RC auto pro Assicurazioni spazzerà competenze e lavoro”
Mentre il comparto dell’Autoriparazione è seriamente minacciato dalle misure varate dal Governo in tema di Rc Auto, l’analisi della dinamica imprenditoriale al I trimestre 2015 evidenzia che le imprese artigiane venete dell’Autoriparazione – che rappresentano l’80% delle imprese del comparto – diminuiscono, in un anno, dell’1,6%. Da marzo 2014 ad oggi, sono ben 89 le imprese artigiane in meno. Nel dettaglio le imprese artigiane della Riparazione e di Carrozzeria, che sono maggiormente colpite dalle modifiche normative previste, mostrano un calo ancora più accentuato -1,7%.
“Le imprese calano e quel che è peggio, chi resiste non vede aumentare il proprio giro d’affari –dichiara Silvano Fogarollo, Presidente Carrozzieri di Confartigianato Imprese Veneto-. Si accentua infatti il calo delle vendite del settore: al I trimestre 2015 il fatturato segna un calo dello 0,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente; considerando il dato su base annua mobile, nei quattro trimestri tra II del 2014 e I del 2015 il calo tendenziale è pari al -2,3%. Alla luce delle ultime evidenze del I trimestre 2015, il prolungato e intenso ciclo recessivo dell’ultimo triennio colpisce pesantemente il comparto che dal 2011, registra la decimazione del fatturato (-10%), pari a 1.504 milioni di euro di ricavi in meno. E non è solo dovuto alle minori riparazioni –conclude Fogarollo-. Le imprese pur di non chiudere stanno limando all’osso i listini erodendo la parte di guadagno. Con i prezzi assurdi dei pezzi di ricambio ad esempio, sempre più si rischia di lavorare in perdita. E con la riforma dell’RC auto andrà ancora peggio con il rischio di spazzare via un settore che, in Italia nel 2014 ha realizzato fatturato stimato di oltre 13miliardi di euro e dato lavoro a 203.954 addetti”.
“Le imprese calano e quel che è peggio, chi resiste non vede aumentare il proprio giro d’affari –dichiara Silvano Fogarollo, Presidente Carrozzieri di Confartigianato Imprese Veneto-. Si accentua infatti il calo delle vendite del settore: al I trimestre 2015 il fatturato segna un calo dello 0,3% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente; considerando il dato su base annua mobile, nei quattro trimestri tra II del 2014 e I del 2015 il calo tendenziale è pari al -2,3%. Alla luce delle ultime evidenze del I trimestre 2015, il prolungato e intenso ciclo recessivo dell’ultimo triennio colpisce pesantemente il comparto che dal 2011, registra la decimazione del fatturato (-10%), pari a 1.504 milioni di euro di ricavi in meno. E non è solo dovuto alle minori riparazioni –conclude Fogarollo-. Le imprese pur di non chiudere stanno limando all’osso i listini erodendo la parte di guadagno. Con i prezzi assurdi dei pezzi di ricambio ad esempio, sempre più si rischia di lavorare in perdita. E con la riforma dell’RC auto andrà ancora peggio con il rischio di spazzare via un settore che, in Italia nel 2014 ha realizzato fatturato stimato di oltre 13miliardi di euro e dato lavoro a 203.954 addetti”.
In Veneto il comparto della Riparazione di carrozzerie di autoveicoli conta ancora oggi 1.560 imprese attive con oltre 5mila addetti. A seguito di incidenti stradali nella filiera delle riparazioni sono coinvolte anche le 3.247 imprese attive di Riparazioni meccaniche di autoveicoli che occupano 6mila addetti. La Riparazione di carrozzerie e la Riparazione meccanica di autoveicoli conta nel complesso in regione 5.628 imprese (77,5% dell’autoriparazione) e 14mila addetti (81,0% dell’autoriparazione).