II° TRIM 2015 – INDUSTRIA, LA CRESCITA SI CONSOLIDA: +1,8% SUL 2014, +1,5%
I dati della indagine congiunturale Unioncamere-Confartigianato Veneto
Bene medie e micro imprese, il fatturato estero si conferma trainante (+4,1%). Recupera ancora il mercato interno (+2,4%) ma peggiorano inaspettatamente le previsioni. Nel secondo trimestre 2015, sulla base dell’indagine VenetoCongiuntura, la produzione industriale ha registrato un incremento del +1,8% (era +1,7% nel trimestre precedente) su base annua. La variazione congiunturale destagionalizzata è stata del +1,5% (era +0,8% nel trimestre precedente). L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto, con la collaborazione di Confartigianato Imprese Veneto, è stata effettuata su un campione di 2.250 imprese con almeno 2 addetti. Crescono produzione, fatturato, ordinativi ed occupazione, ma nonostante tutto le previsioni sono negative. “Segnali contrastanti dal Governo in tema di fisco e riforme, tensioni internazionali che vanno dalle sanzioni alla Russia alla crisi greca sino alla più recente flessione delle borse asiatiche, sono tutti elementi che non danno certo sicurezza agli imprenditori – commenta Luigi Curto presidente di Confartigianato Imprese Veneto- un mix che si fonde con la constatazione che la ripresa è sì avviata ma è ancora debole e, soprattutto, lascia gli imprenditori dubbiosi circa il futuro. In altre parole: sette anni di crisi profonda hanno lasciato il segno e basta una minima turbolenza, peggio se internazionale, per far ritornare l’incubo della recessione. E si perché sempre di più il manifatturiero artigiano dipende dagli ordini esteri che, nel secondo trim 2015 sono cresciti rispetto allo steso periodo del 2014 per le aziende con meno di 9 addetti, ben del 10% ”.
Produzione – Sotto il profilo dimensionale l’aumento ha interessato tutte le classi, in particolare le medie (+2,2%) e micro imprese (+2%), a seguire quelle di grandi dimensioni (+1,6%). Chiudono il quadro le piccole imprese (+1,3%). Per quanto riguarda le tipologie di beni l’indicatore evidenzia una crescita per i beni d’investimento (+2,8%), seguiti dai beni intermedi (+1,9%) e di consumo (+1%). A livello settoriale spiccano le variazioni positive di gomma e plastica (+5,1%), legno e mobile (+3,4%), macchine ed apparecchi meccanici (+2,6%), macchine elettriche ed elettroniche (+2,1%). Variazione particolarmente negativa per il settore tessile, abbigliamento e calzatura (- 2,5%).
Fatturato – Il fatturato totale ha segnato una dinamica positiva rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (+3%). La miglior performance è ascrivibile alle medie (+3,8%) e micro imprese (+2,8%); le grandi registrano un +2,5% mentre le piccole +2,4%. Tra i settori spiccano ancora le variazioni dei comparti gomma e plastica (+5,5%), macchine ed apparecchi meccanici (+5,4%), metalli e prodotti in metallo (+3,5%), legno e mobile (+3,4). Negative le variazioni del tessile (- 1,9%), mezzi di trasporto (-0,9%), marmo e vetro (-0,3%). La dinamica positiva del fatturato è ascrivibile al continuo andamento delle vendite all’estero con un +4,1% (era +2,5% nel trimestre precedente), ma anche al recupero delle vendite nel mercato interno. Il fatturato estero è risultato positivo in particolare per le micro imprese (+8,3%). Tutti i settori hanno evidenziato un aumento o stazionarietà, in particolare l’alimentare (+12,9%), legno e mobile (+6,4%), metalli e prodotti in metallo (+5,2%). Il fatturato interno è aumentato del +2,4% (era +1,3% lo scorso trimestre e +0,6% nell’ultimo del 2014), andamento determinato dalle imprese di piccole (+3%) e medie dimensioni (+2,5%), seguite dalle micro (+2,1%). A livello settoriale i migliori sono risultati i comparti delle macchine ed apparecchi meccanici (+7,4%), gomma e plastica (+5,9%), macchine elettriche ed elettroniche (+4,5%). Variazioni negative per tessile (-3,1%) e mezzi di trasporto (-2,3%).
Ordinativi – Performance positiva (+2,4%) per gli ordinativi, in aumento rispetto allo scorso trimestre (+1,6%). A livello dimensionale sono risultate migliori le micro imprese (+3,6%), seguite dalle medie (+3,2%). Per i settori le dinamiche migliori si hanno nei comparti delle macchine ed apparecchi meccanici (+4,3%), macchine elettriche ed elettroniche (+3,4%), alimentare (+2,7). Negative le variazioni del tessile (-0,9%) e mezzi di trasporto (-0,3%). In recupero il trend dal mercato interno (+1,8%, era +1,3% nel trimestre precedente). In aumento gli ordinativi interni per tutte le dimensioni aziendali ad eccezione delle grandi imprese (-0,3%). A livello settoriale le performance migliori le mettono a segno i comparti delle macchine ed apparecchi meccanici (+6,3%), macchine elettriche ed elettroniche (+5,1%). Negativi invece i settori dei mezzi di trasporto (-5,8%), tessile (-2,2%), marmo e vetro (-0,9%). Gli ordinativi esteri hanno segnato un +3,5% (+2,3% lo scorso trimestre), attribuibile in particolare alle micro imprese (+10,3%) mentre le piccole imprese segnano una variazione negativa (-0,5%). Spicca il settore dell’alimentare (+14,2%), positivi anche i mezzi di trasporto (+3,8%), carta e stampa (+2,9%) e tessile (+1,2%).
Occupazione – Nelle imprese manifatturiere l’occupazione ha segnato una variazione positiva del +1,4%, di segno opposto rispetto allo scorso trimestre (-0,3%). Bene le grandi imprese (+5,6%), ma tutte le dimensioni aziendali hanno segno positivo. Sotto il profilo settoriale la miglior variazione è ancora delle macchine ed apparecchi meccanici (+2,1%), seguite da gomma e plastica (+1,4%), tessile ed abbigliamento (+1,1%) mentre dinamiche particolarmente negative sono ascrivibili ai settori marmo e vetro (-3,1%) e macchine elettriche ed elettroniche (-2,1%).
Previsioni – Tornano negative le aspettative degli imprenditori per i prossimi tre mesi. Dopo le previsioni positive dello scorso trimestre, si registra maggiore sfiducia per gli ordini dal mercato interno (-13,6 punti percentuali contro il +3,6 p.p. precedente) e la produzione (-11,3 p.p. contro il +7,1 p.p. precedente). Anche le attese per il fatturato non sono promettenti (-9,3 p.p. contro il +8,3 p.p. precedente), mentre ci si attende una situazione di stabilità per gli ordinativi esteri (-0,1 p.p. da +13,2 p.p. precedente). Per quanto riguarda l’occupazione il saldo torna negativo (-4,5 p.p.), in netto peggioramento rispetto al trimestre precedente (+0,4 p.p.)