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Nuovi spazi scolastici all’ISS Lonigo

Concluso l’intervento di ristrutturazione; anche Confartigianato Imprese Vicenza parte attiva nel progetto

di Andrea Fontana

Che il “Rosselli-Sartori” di Lonigo abbia necessità di spazi per dare risposte didattiche agli oltre 1000 studenti che fanno riferimento all’istituto, lo dimostra la soddisfazione di tutti gli enti ed autorità invitate Venerdì 24 maggio 2024 all’inaugurazione degli spazi ristrutturati ed arredati dalla provincia di Vicenza utilizzando i fondi del PNRR e questo riempie d’orgoglio la Dirigente Scolastico IIS Lonigo Lucia Russo.

Già un anno fa c’è stato un primo intervento su una palazzina dove si sono trasferiti alcuni uffici della segreteria e del personale ausiliario, oltre ad altre aule riservate ai docenti, ed uno specifico spazio riservato alla “Casa di Paolo”, una istituzione nata nel 2015 da un’idea di Salvatore Borsellino per tenere viva la memoria del fratello Paolo, il magistrato ucciso il 19 luglio del 1992, attivando progetti finalizzati a promuovere la cultura della legalità e l’educazione allo studio, strumenti indispensabili alla crescita culturale di ciascuno e dell’intera società.
Ma è l’ammodernamento dei laboratori della moda quello che si è concluso recentemente con notevoli miglioramenti sia per gli aspetti didattici che di attrezzature previste dal Piano Nazionale Ripresa e Resilienza in particolare sul progetto per realizzare laboratori per le professioni digitali del futuro, capaci di fornire competenze digitali nei diversi ambiti tecnologici avanzati “e-Fashion la moda del futuro tra ICT e tradizione”.

Per quest’ultimo si è speso in prima persona Riccardo Barbato, delegato in Giunta Esecutiva al Territorio, Orientamento Scolastico e rapporti con la Scuola, che ha fornito una specifica consulenza, forte della sua esperienza nel campo della moda, per la realizzazione di un laboratorio di progettazione-modellistica-confezionamento che preveda obbligatoriamente anche una progettazione digitale per tramite software ed attrezzature innovative.
A testimoniare l’importanza dell’appuntamento la presenza di rappresentanti della Provincia di Vicenza, la Provveditrice di Vicenza Nicoletta Morbioli ed il suo staff, in rappresentanza del Comune di Lonigo Sandra De Marzi Assessore ai Servizi Sociali e Pubblica Istruzione assieme a tutti i Dirigenti scolastici delle scuole del comune di Lonigo ed i rappresentanti delle categorie economiche.

L’inaugurazione dei laboratori dell’indirizzo Industria e Artigianato per il Made in Italy è il coronamento di un percorso che ha avuto le sue tappe più significative nel contatto con gli imprenditori delle aziende del settore moda che insistono su un territorio in grado di coprire le province di Vicenza, Verona e Padova. Una delle aree industriali più attive nel settore dell’abbigliamento con ricadute virtuose in tutti gli ambiti dell’economia: dalla ricerca dei materiali alla sostenibilità, al commercio internazionale.

Il confronto con il territorio non si è limitato ad una mera indagine di mercato, perché si è cercato di costruire con le aziende un dialogo capace di durare nel tempo creando una vera e propria osmosi per rispondere in maniera pronta ed efficace ad un settore, quella della moda, che per sua natura ha una rotazione stagionale che non conosce soste.
La realizzazione dei laboratori è stata possibile perché l’Istituto Sartori Rosselli è risultato assegnatario di un fondo di euro 164.644,23 (IVA e oneri inclusi) nell’ambito del PNRR-Piano nazionale di ripresa e resilienza, Missione 4 – Istruzione e ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle università – Investimento 3.2 “Scuola 4.0. Scuole innovative, cablaggio, nuovi ambienti di apprendimento e laboratori”, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU – “Azione 2: Next generation labs – Laboratori per le professioni digitali del futuro”.

Molti sono stati i concetti chiave che hanno ispirato questa progettualità: creare degli spazi fluidi, multidimensionali e riconfigurabili a seconda della attività che dovranno essere svolte, trasversali e innovativi rispetto ai vari indirizzi di studio dell’Istituto; si è cercato poi di creare un vero “ecosistema per l’apprendimento”, pensato per fornire contenuti di qualità e strumenti innovativi per fare didattica e per sperimentare. La sfida è stata coniugare i diversi mix apparentemente in conflitto: analogico e digitale, formale e informale, lavoro individuale e in team.
Ma soprattutto si è rivelato necessario creare un ambiente in grado di soddisfare i nuovi bisogni degli allievi, i veri utenti di questi sforzi, per prepararli alle sfide del loro futuro, permettendo di acquisire competenze digitali specifiche orientate al lavoro e trasversali ai diversi settori economici.

È decisamente un “salto di qualità” in termini di impatto sulla didattica e sulla relazione educativa, volto a favorire la motivazione, la collaborazione e l’impegno attivo delle studentesse e degli studenti. Gli spazi del laboratorio rappresentano modelli educativi progettati a misura: un setting ideale che tiene conto della loro inclinazione naturale verso il gioco, la creatività, la ricerca, la sperimentazione, il digitale.

A confermare la costante collaborazione di Confartigianato Imprese Vicenza anche Azzurra Marzari, presidente del Raggruppamento di Lonigo, da sempre sensibile verso questi temi impegnandosi a creare alleanze tra mondo della Scuola e del Lavoro consapevole di come investire sull’orientamento degli studenti e individuare percorsi formativi capaci poi di vedere inseriti nelle imprese artigiane gli studenti al termine del loro percorso, sia una strategia efficace e vincente.
Non ultimo l’Apprendistato Duale di 1° livello che anche quest’anno, forte della positiva esperienza realizzata anche con Confartigianato Verona, verrà riproposta per il settore meccanica, elettromeccanica e moda che prevede l’abbinamento di uno studente ed un’impresa per due anni fino al conseguimento del titolo di studio che permetterà di toccare con mano fin da subito la realtà lavorativa che potrebbe sfociare all’inserimento nell’organico aziendale scongiurandosi così la cronica mancanza e difficoltà di reperimento di figure specializzate.