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DL Salva Casa. Lovato (Confartigianato): “Ben venga se permette di accelerare pratiche per l’accesso a interventi anche di ri qualificazione. La condizione fondamentale è che le norme siano chiare e semplici”

Sul Decreto Legge Salva Casa approvato qualche giorno fa interviene Confartigianato Imprese Vicenza che mantiene alta l’attenzione sulla filiera casa.

“Il Decreto permette di sanare interventi di lieve entità ma che possono costituire un grande ostacolo per i proprietari sia nel caso di vendita dell’immobile che nel caso di interventi di ri qualificazione o migliorie di varia natura – spiega Giovanni Lovato, presidente del Mestiere Edilizia di Confartigianato Imprese Vicenza-. Potremmo dire che si tratta di una misura che permette di agire sulla forma più che sulla sostanza nel senso che non stiamo parlando di una sanatoria modello anni ‘80. In questo caso, come detto, si tratta di ‘fotografare’ lo stato attuale dell’edificio un aggiornamento che evita poi incagli burocratici, per esempio nel caso in cui si dovesse far richiesta per eventuali incentivi, bonus, detrazioni di varia natura. Si tratta di mettere a posto piccole difformità di certo non grandi abusi che non entrano in questo provvedimento”.
Nel vicentino, stima l’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza, sono 120 mila le abitazioni potenzialmente coinvolte dalla nuova norma, con 2 edifici residenziali su 5 classificati nelle classi energetiche più basse (F e G).
“Naturalmente – continua Lovato- è ora importante non ripetere l’errore del Superbonus che dalla sua nascita ad oggi ha contato 250 modifiche! Ci auspichiamo che, proprio memori di quanto accaduto, questa nuova misura si traduca in norme chiare e semplici sin dall’inizio in maniera da dare sicurezza e serenità ai proprietari delle abitazioni, a eventuali maestranze dovessero intervenire negli edifici e ai progettisti. Norme chiare e semplici che favoriscono anche chi le deve applicare altrimenti il rischio è l’ennesimo ingolfo degli uffici pubblici”.
Conclude Lovato: “La casa rappresenta per gli italiani ancora il principale investimento. Per questo qualsiasi norma che la riguardi deve permettere ai proprietari di capire in modo chiaro di che si tratta per evitare confusione e soprattutto preoccupazione”.

Comunicato 58