Credito alle imprese: FidiNordEst in salute e pronto alle nuove regole UE
L’Assemblea dei Soci di Fidi Nordest, storico Confidi promosso dalla Confartigianato di Vicenza, ha approvato il Bilancio d’esercizio 2023 chiudendo in positivo il triennio del Piano guidato dal presidente Alessandro Vicino, con oltre 416 milioni di nuovi finanziamenti alle imprese del territorio e un flusso di garanzie di 330 milioni di euro. Risultati che, in linea con gli obiettivi 2021–2023, confermano la solidità patrimoniale ed economica del Confidi e un modello organizzativo teso all’innovazione tecnologica e all’allargamento dell’offerta agli oltre 15.500 soci.
I DATI E I PROGRAMMI
Rispetto al precedente esercizio, si sono consolidati i principali indicatori: il Bilancio, infatti, si è chiuso nel segno della continuità con un utile d’esercizio di 210mila €, fondi propri di oltre 30 Ml€, un indicatore patrimoniale (TCR) maggiore del 32% e un totale dell’attivo di 81 Ml€, segno d’una robusta patrimonializzazione. Sul piano Gestionale è continuata la crescita del flusso delle garanzie (+13,20%), attestatesi a 117 Ml€ nel 2023 rispetto ai 104 Ml€ del 2022, e un flusso di finanziamenti superiore a 150 Ml€ (+15 %).
“Un triennio positivo – ha commentato il presidente Alessandro Vicino – nel quale abbiamo sostenuto l’economia dei territori in uno dei periodi tra i peggiori dal dopoguerra, tra crisi pandemica e tensioni inflattive, e in un contesto estremamente critico per il credito alle MPMI nonostante le ingenti risorse stanziate dallo Stato nel periodo emergenziale”.
L’aumento delle garanzie effettuate ribadisce così l’importante ruolo del Confidi per il sostegno alle micro e piccole imprese in una fase di permanente restrizione creditizia da parte del sistema. “Ancora una volta – continua il presidente – Fidi Nordest ha dimostrato di affrontare in maniera efficace le sfide dell’economia e di non rallentare la corsa alla crescita dei suoi progetti strategici”.
Nel frattempo, la società ha previsto per il triennio 2024–2026 anche un nuovo Piano Strategico, ancora più sfidante, per accompagnare le imprese nell’era della digitalizzazione e della transizione ecologica e per adottare programmi sempre più volti alla Sostenibilità. In tale ottica, conclude Vicino, “nei primi mesi di questo 2024 il nostro Confidi ha avviato importanti investimenti in risorse commerciali (con sei nuovi Gestori Imprese), avviato i progetti di digitalizzazione e degli ESG: tutte attività strategiche per raggiungere gli importanti obiettivi del nostro Piano”.
Dal canto suo il direttore generale, Luciano Sassetto, mette in luce le rilevanti modifiche normative che faranno “cambiare pelle” ai Confidi Vigilati: “Il nuovo Regolamento UE sui Requisiti Patrimoniali, introdotti dalla nuova CRR (Capital Requirements Regulation) votata dal Parlamento Europeo lo scorso 24 aprile, nuovo testo dell’Art. 121 in vigore dal 1° gennaio 2025, segna il rilancio del Ruolo dei Confidi per favorire l’accesso al credito delle aziende. Il nuovo testo regolamentare avvia infatti una rinnovata collaborazione tra Banche e Confidi a favore del sostegno delle Piccole e Medie Imprese. I ‘Confidi 106’ potranno generare un’importante riduzione degli assorbimenti di capitale sui prestiti delle PMI, agendo così da calmieratori, in prospettiva di una ulteriore riduzione degli stanziamenti sulla Garanzia Pubblica previsti per i prossimi anni. Si rinnoverà pertanto una virtuosa complementarietà tra Garanzia Pubblica e Garanzia Privata, che permetterà di avvicinarsi maggiormente ai bisogni delle imprese con un rinnovato valore della garanzia del Confidi, principale facilitatore nell’accesso al credito da parte delle MPMI”.