Transizione 5.0, primi decreti attuativi
Al via le domande per gli incentivi dedicati alla digitalizzazione che permette una riduzione dei consumi
“Con l’emanazione dei tanto attesi decreti attuativi sono stati sbloccati gli incentivi del Piano Transizione 5.0, che dovrebbe portare le aziende a fare un ulteriore passo verso la transizione tecnologica e la sostenibilità. Un passo che stavamo attendendo e che accogliamo con grande favore e che guarda al futuro”, dichiara il presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion.
Definita come l’evoluzione green del già noto Piano 4.0, la nuova misura nasce per incentivare i progetti di innovazione, realizzati a partire dal 1° gennaio 2024 e per tutto il 2025, che prevedano investimenti in asset digitali nuovi. Più precisamente si parla di beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio di impresa a condizione che, con gli stessi, si ottenga una riduzione dei consumi energetici a livello di struttura produttiva almeno pari al 3%, o a livello di processo produttivo per almeno il 5%.
ùConfartigianato Vicenza ricorda e ribadisce che si tratta di una misura volta a incentivare due aspetti, transizione green e digitale, sui quali anche molte piccole e medie imprese investono consapevoli della necessità di innovare per rimanere sul mercato soprattutto in quelle catene di valore che fanno delle due voci quasi dei pre requisiti per avviare collaborazioni. La misura parla di interventi realizzati dal 1° gennaio di quest’anno ma, a fronte della mancanza di decreti attuativi, molte imprese hanno preferito procrastinare memori di altre misure incentivanti le cui modalità sono cambiate in corsa creando non pochi problemi.
“Poter contare su regole e norme certe per le imprese artigiane significa poter investire mettendo noi imprenditori in grado di guardare al futuro affrontando con maggior consapevolezza i cambiamenti del mercato – prosegue Cavion -. Auspico che l’incentivo possa essere di più ampio respiro e non cessare con la fine del 2025, così da permettere una modernizzazione più strutturale. Attenzione però che non si verifichino ‘incidenti’ come quelli della scorsa misura, che per intoppi burocratici ha subito ritardi e rinvii nell’utilizzo del credito d’imposta”.
Nel dettaglio, la norma consente di inserire nel progetto di innovazione, insieme agli investimenti 4.0, anche quanto favorisce l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, eolico, idroelettrico etc.) destinata all’autoconsumo, ad eccezione degli impianti alimentati a biomassa, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta. Possono accedere al credito Transizione 5.0 tutte le imprese, mentre il credito di imposta è modulato con aliquote proporzionate e diversificate in base all’importo dell’investimento e alla percentuale di riduzione dei consumi energetici.
Il credito di imposta Transizione 5.0, che funzionerà “a prenotazione” secondo un iter specifico, è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite modello F24 entro il 31 dicembre 2025.
Confartigianato Vicenza, con la partnership di figure professionali dedicate, assiste le imprese per: l’analisi preventiva dell’investimento e delle sue caratteristiche tecniche, la redazione della perizia asseverata 4.0, l’analisi e calcolo dei consumi energetici, il rilascio delle certificazioni energetiche e legali, la valutazione della documentazione contabile e tecnica, la predisposizione del calcolo del credito di imposta, la predisposizione e l’invio al GSE delle comunicazioni periodiche, la predisposizione dei modelli F24 per la compensazione del credito e l’assistenza in caso di finanziamento e richiesta del contributo Sabatini. Tutti passaggi che saranno illustrati nel corso di alcuni incontri promossi da Confartigianato per l’autunno e che hanno l’obiettivo di fornire risposte quanto più aggiornate e dettagliate alle imprese interessate.