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Patente a crediti: quante incertezze

Dal 1° ottobre entra in vigore il documento per le imprese che operano nei cantieri, ma restano ancora alcuni punti da chiarire. Nel frattempo Confartigianato propone supporto e servizi sul nuovo obbligo

Conto alla rovescia per l’entrata in vigore della Patente a crediti di cui dovranno dotarsi dal 1° ottobre le imprese che operano nei cantieri, e già in Confartigianato arrivano le chiamate di aziende e artigiani del settore per capire come procedere.

La normativa, a partire dal 1° ottobre 2024, mira a regolamentare la condotta delle imprese che operano in cantiere attraverso un sistema di punteggio. Si tratta di un sistema di qualificazione che prevede il possesso obbligatorio del documento per tutte quelle imprese e lavoratori autonomi che effettuano lavori all’interno dei cantieri edili. Nel solo Vicentino il provvedimento interessa almeno 11.303 imprese, se consideriamo solo quelle del settore edilizio, corrispondenti al 14,3% del totale delle aziende della provincia. Di queste, 8.440 sono imprese artigiane, che rappresentano ben il 36,9% delle imprese artigiane vicentine. Se si considera che la “patente” sarà necessaria per quanti operano nei cantieri temporanei e mobili, escluso chi effettua solo forniture o prestazioni di natura intellettuale, i numeri sicuramente sono destinati a crescere in maniera esponenziale, toccando tutti i settori collegati all’edilizia.

Ma a pochi giorni dell’entrata in vigore dell’obbligo tuttavia non vi è ancora nessuna indicazione sul Portale previsto dalla legge e sulle modalità di richiesta della “patente”. Considerando il numero imponente di imprese interessate e il poco tempo a disposizione è prevedibile che il 1° ottobre il Portale possa andare in Tilt.
Una situazione di incertezza sui cui intervengono i presidenti di Confartigianato Imprese Vicenza dei settori interessati.

“L’introduzione della patente a crediti nasce come risposta a diverse criticità emerse nel mercato del lavoro e delle imprese negli ultimi anni, con un’attenzione particolare verso la sicurezza sul lavoro e il rispetto delle normative vigenti. La legge è stata approvata in tempi piuttosto rapidi tuttavia la sua gestazione affrettata sta causando diverse incertezze in merito all’applicazione concreta delle disposizioni”, commenta Giovanni Lovato, presidente Sistema Casa.

Il meccanismo della patente a crediti si basa su un sistema di punti che vengono assegnati o sottratti alle imprese in base alla loro condotta in vari ambiti: sicurezza sul lavoro, adempimenti fiscali, contrattuale, anzianità dell’azienda etc. Ogni impresa parte con un punteggio iniziale, che potrà essere incrementato o ridotto in funzione del meccanismo premiale e dal tipo di decurtazione previsto dalla normativa.

“Un’altra preoccupazione riguarda proprio la complessità del sistema di assegnazione dei punti – aggiunge Renato Calderato, presidente Sistema Impianti – . Non è ancora stato chiarito in modo dettagliato come verranno effettuati i controlli e quali saranno i criteri esatti per l’assegnazione e la sottrazione dei crediti. L’incertezza sui parametri di valutazione lascia spazio a interpretazioni diverse, generando dubbi sull’equità e la trasparenza dell’intero meccanismo”.

“In merito all’introduzione della patente a crediti abbiamo da sempre espresso forte contrarietà rispetto a uno strumento che non ci sembra idoneo a raggiungere le finalità di ridurre gli infortuni e qualificare le imprese, riteniamo piuttosto opportuno valutare una normativa per l’accesso alla professione, che faccia emergere il lavoro nero e le imprese non qualificate che svolgono lavori edili anche importanti” conclude Thomas Fantin, presidente Sistema Complementari all’edilizia.

Proprio per non arrivare impreparati all’appuntamento, Confartigianato Imprese Vicenza ha già effettuato incontri sul territorio per illustrare la novità. Inoltre Confartigianato e Sicurform Veneto, Ente bilaterale di formazione e sicurezza dell’artigianato edile, in vista anche dell’entrata in vigore dal 1 ottobre della ‘patente a crediti’, propone un servizio gratuito alle imprese socie per supportarle nella messa a punto e nel controllo della sicurezza sul lavoro nei cantieri. Iniziative che vanno nella direzione di sostenere le imprese nel giusto e corretto rispetto delle nuove norme cercando anche di snellire, per quanto possibile, l’inevitabile mole burocratica che presumibilmente anche il nuovo obbligo porterà con sé.