LE ESPORTAZIONI DELLE MICRO E PICCOLE IMPRESE (MPI) VICENTINE: NEL 2015 UN AUMENTO DEL 5,9%
Le imprese di minore dimensione partecipano alle dinamiche di esportazione sia attraverso la vendita diretta all’estero, sia attraverso la produzione in subfornitura per imprese committenti esportatrici. Per questa ragione l’analisi compiuta dall’Ufficio Studi di Confartigianato Vicenza si focalizza sull’export dei settori a maggior concentrazione di micro e piccole imprese (MPI), osservando che nel 2015 esso è ammontato a 7.860 milioni di euro, rappresentando il 46,4% delle esportazioni manifatturiere della provincia di Vicenza.
Nel dettaglio, l’export dei settori MPI è così composto: per il 33% dalla voce Articoli in pelle – escluso Abbigliamento – e simili (2.595 milioni di euro); per il 20% da Altre Manifatture, in particolare Oro e Gioielleria (1.576 milioni); per il 16,2% da Abbigliamento, Pelle e Pelliccia (1.274 milioni); per il 13,9% da Prodotti in Metallo, esclusi macchinari e attrezzature (1.096 milioni); per il 6,3% da Prodotti Tessili (499 milioni); per il 5,2% da Alimentari (413 milioni); per il 4,4% da Mobili (349 milioni di euro); per lo 0,7% da altri prodotti in Legno (59 milioni); per lo 0,01% da Stampa e Riproduzione di supporti registrati (0,9 milioni).
L’analisi della dinamica tendenziale del 2015 mostra per tutti i settori un aumento dell’export: in particolare, evidenziano una variazione superiore alla media del +5,9% le esportazioni di Stampa e Riproduzione di supporti registrati (+33,3%), Alimentari (+16,2%), Legno e prodotti in legno (+15,7%), articoli in Pelle (+8,6%) e Prodotti Tessili (+8,2%).
Per quanto riguarda la destinazione delle merci, nei primi venti mercati si concentrano 6.008 milioni di euro di export, oltre tre quarti (76,4%) del totale. La Germania è il primo cliente con 753 milioni di euro (9,6%), seguita dagli Stati Uniti con 629 milioni (8%), Francia con 621 milioni (7,9%), Svizzera con 543 milioni (6,9%) e Hong Kong con 498 milioni (6,3%).
In complesso, nel 2015 le vendite dei settori vicentini a più alta concentrazione di MPI sono cresciute del 5,9%, pur se rallentate dalla crisi russa.
Sono risultate più dinamiche le vendite destinate ai Paesi della UE (+6,4%), rispetto a quelle verso le piazze extra UE (+5,3%).
Tra i mercati principali, se ne possono individuare 12 dove le esportazioni dei settori MPI hanno mostrato un maggior dinamismo rispetto al comparto manifatturiero complessivo: tra questi Turchia (+21,7%), Polonia (+19,4%), Regno Unito (+17,7%), Belgio (+15,0%) e Portogallo (+10,5%).
Tra i principali 20 mercati di destinazione, dieci Paesi mostrano una incidenza dell’export di prodotti delle MPI sul totale manifatturiero superiore alla media del 46,4%: al primo posto Hong Kong (89,9%), poi Vietnam (78,3%), Emirati Arabi Uniti (77,4%), Portogallo (67,9%), Giappone (62,6 %) e Romania (62,2%).
Sempre l’analisi per area di destinazione mostra che le economie avanzate assorbono 5.375 milioni di euro dell’export dei settori MPI, pari al 68,4% del totale: un terzo (32%) riguarda gli Articoli in Pelle, seguito dal 19,2% di Abbigliamento, dal 17,3% di Altre Manifatture (compresi Oro e Gioielleria) e dal 15,1% di Prodotti in Metallo.
Le esportazioni dei settori MPI verso i mercati emergenti ammontano invece a 2.485 milioni di euro (il 31,6% del totale) e, nel dettaglio, interessano per il 35,3% Articoli in Pelle, per il 25,9% prodotti delle Altre Manifatture (compresi Oro e Gioielleria), per l’11,5% Prodotti in Metallo e per il 9,6% Abbigliamento.
Se a livello nazionale si è assistito a una frenata della domanda dei Paesi emergenti, calata dello 0,4%, e a una crescita dell’export verso i mercati avanzati del 5,6%, così non è stato per la provincia di Vicenza, il cui export dei settori MPI (e anche del totale manifatturiero) è stato trainato proprio dai mercati emergenti, registrando un +9,9%, variazione più che doppia rispetto al +4,1% segnato dai mercati avanzati. A determinare il maggior dinamismo dei mercati emergenti è stato il settore legato alla Moda, in particolare Articoli in Pelle e simili (+20,4%, contro il +3,4% nei mercati avanzati), assieme a quello dei Prodotti Tessili (+18,2% rispetto al +1,6% nei mercati avanzati).
Tra i principali Paesi emergenti si evidenziano le forti crescite in: Messico (+55,3%, grazie al +59,3% di Articoli in Pelle e Pelliccia e al +57,7% delle Altre Manifatture, compresi Oro e Gioielleria); Sud Africa (+40%, grazie al +41,4% delle Altre Manifatture, compresi Oro e Gioielleria); Filippine (+35,3%, dovuto al +80,9% di Articoli in Pelle e Pelliccia); Vietnam (+30,2%, con +29,3% per Articoli in Pelle e Pelliccia); Turchia (+21,7%, per l’aumento del +333,9% dei Prodotti Tessili); Polonia (+19,4%, con +19,6% per Articoli in Pelle e Pelliccia).
Questi importanti incrementi hanno permesso di limitare, complessivamente, gli effetti della crisi russa, che hanno determinato nel corso del 2015 un crollo del 32,3% delle esportazioni verso quel Paese.
Focus – Le esportazioni del settore orafo