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Mind Inclusion, il progetto che promuove l’inclusione e la sostenibilità sociale

Prosegue il cammino di “Mind Inclusion”, progetto europeo volto a favorire l’inclusione delle persone con disabilità intellettiva negli esercizi pubblici coinvolgendo, oltre agli utenti finali, le reti di supporto dei professionisti in ambito sociale e i gestori delle attività economiche

Spesso di parla di “sostenibilità” senza ricordare che, accanto a quella ambientale, è altrettanto importante quella sociale. Il progetto “Mind Inclusion” si fa perciò portatore dei valori dell’inclusione, che rappresentano appunto un tassello importante della sostenibilità sociale. 

Sono tante, anche in seno al mondo dell’artigianato, le imprese che hanno diretti contatti con il pubblico: basti pensare ai ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ma anche a tutto il settore del benessere. A loro si rivolge questo percorso, che sin dall’inizio la Confartigianato vicentina ha ritenuto importante anche come esempio di buone all’interno del mondo imprenditoriale.

I PROSSIMI PASSI

“Mind Inclusion” è un progetto, finanziato nell’ambito del programma Erasmus Plus tramite l’agenzia spagnola SEPIE, che vede impegnati diversi partner: Confartigianato Imprese Vicenza, Margherita Società Cooperativa Sociale Onlus, Social IT Software and Consulting per l’Italia, Università di Valencia-Polibienestar (capofila) e Fundacion Intras per la Spagna, Asociatia Pro ACT Suport per la Romania. 

Il progetto, partito nel 2022 e che durerà tre anni, si articola in una serie di strumenti digitali per favorire tra operatori, imprenditori e loro collaboratori un apprendimento flessibile, migliorando l’accessibilità dei soggetti con disabilità mentale negli spazi pubblici sia da un punto di vista fisico (come organizzare l’ambiente) che relazionale (come comunicare con una persona affetta da disabilità intellettiva). Il tutto in un’ottica di inclusione e sostenibilità sociale.

A fine percorso, quindi, si avranno due strumenti: l’Online Learning Center (OLC), destinato ai professionisti dell’ambito sociale, e il MOOC (Massive Open Online Course) destinato agli imprenditori e loro dipendenti. Entrambi saranno, naturalmente, disponibili in inglese, italiano, spagnolo e rumeno. 
L’OLC sarà un ambiente digitale dinamico per favorire l’apprendimento “tra pari”, l’innovazione e la creazione di una comunità online a sostegno dell’inclusione sociale; conterrà quindi informazioni e strumenti metodologici e un forum di discussione e confronto per i professionisti. 

Il MOOC, invece, si propone di fornire una formazione “non formale” che comprende nozioni sulla disabilità, le sfide quotidiane che le persone con disabilità devono affrontare, il come rendere un ambiente accessibile dal punto di vista fisico e cognitivo, come comunicare e ascoltare una persona con disabilità intellettiva: il tutto con l’obiettivo di dare ai gestori di pubblici esercizi strumenti efficaci per valutare il proprio lavoro e il proprio locale (attraverso check-list) e per comprendere come con piccoli accorgimenti, senza investimenti cospicui o strutturali, sia possibile rendere il proprio spazio maggiormente inclusivo.

Oltre a ciò, sono stati istituiti anche tre Local Learning Center, ovvero centri di apprendimento locale, uno in ogni Paese, che supportano strategicamente la metodologia “Mind Inclusion”, e il Centro di apprendimento online (OLC) per coinvolgere le comunità in generale nell’identificazione dei bisogni e nella promozione delle opportunità di formazione utilizzando gli strumenti digitali. 

Al fine di verificare la funzionalità del tutto, Confartigianato ha realizzato delle sessioni di validazione e test coinvolgendo i professionisti del settore sociale, in collaborazione con la Cooperativa Margherita, e gli imprenditori, per comprenderne i bisogni e per diventare mentore in un’ottica di coinvolgimento al progetto di nuovi professionisti sociali, degli imprenditori e dei loro dipendenti.  

Quando il MOOC sarà disponibile, indicativamente tra la fine di quest’anno e inizio 2025, darà la possibilità a chi parteciperà di essere considerato inclusivo. Inoltre, sarà possibile registrarsi sull’app Mind Inclusion (sviluppata durante Mind Inclusion 2.0, un progetto precedente) che mira a raccogliere tutti i luoghi pubblici (bar, ristoranti, teatri, cinema…) per l’appunto inclusivi.