A Zermeghedo e Schio nuove panchine rosse
Continua l’impegno sociale di Confartigianato Imprese Vicenza contro la violenza di genere, progetto portato avanti in collaborazione con il Movimento Donne Impresa. Un impegno che passa attraverso l’installazione di Panchine Rosse sul territorio.
Esse sono diventate infatti un simbolo per richiamare l’attenzione collettiva sulla violenza di genere e tendere una mano a chi ne è vittima, o conosce qualcuna che lo è. In questo contesto si inseriscono le nuove “consegne” a Zermeghedo, in Piazza Regaù, e a Schio, in Piazzetta Lira.
Zermeghedo
La panchina rossa consegnata al Comune è ospitata in un luogo altrettanto simbolico per la comunità, vista la sua frequentazione: Piazza Regaù. Alla cerimonia di consegna per Confartigianato hanno partecipato, oltre al presidente del Raggruppamento di Montecchio Maggiore, Ruggero Camerra, e al presidente comunale, Valter Stenco, le rappresentanti del Movimento Donne Impresa provinciale, Sabrina Pozza, e dell’area Ovest Vicentino, Maria Grazia Mazzocco. Presente anche il sindaco, Luca Albiero.
“I dati relativi alla violenza sulle donne ci forniscono un quadro drammatico e in continua ascesa, come raccontano purtroppo anche le cronache di queste ultime settimane. In tale contesto, le imprenditrici e gli imprenditori di Confartigianato Imprese Vicenza si sono uniti in un coro unanime di condanna verso questa forma di abuso e violenza – commenta il presidente comunale Valter Stenco -. Solidali con tutte le donne che subiscono quotidiane violenze psicologiche, fisiche e stalking, anche come categoria di imprenditori ci vogliamo impegnare a promuovere la tutela dei diritti delle donne, l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile. Il rispetto integrale della persona umana è al centro di questa battaglia, che richiede coraggio e determinazione da parte di tutti. Per dare concretezza a questo impegno, il Raggruppamento di Montecchio Maggiore, in collaborazione con il Movimento Donne Impresa, ha installato questa Panchina Rossa in cui è riportato anche il numero a cui rivolgersi in caso di pericolo, per sé o per gli altri. La panchina non è un semplice arredo urbano, ma simbolo potente di rifiuto verso la violenza e ci ricorda che gli abusi contro le donne avvengono nelle nostre comunità, nei luoghi familiari, nei piccoli e grandi centri. Il suo invito è chiaro: non restare indifferenti, perché la violenza cresce spesso nel silenzio, non solo di chi la subisce”.
Da Sabrina Pozza, presidente provinciale del Movimento Donne Impresa, l’invito: “Il cambiamento reale avviene quando c’è una collaborazione tra tutti i settori della società. Le imprese, insieme alle istituzioni, e alla comunità, possono creare una rete di supporto forte e coesa. Questa Panchina Rossa è un simbolo di tale collaborazione, un promemoria che ci ricorda l’importanza di lavorare insieme per una società dove il rispetto per la persona sia tradotto in azioni concrete”.
“Anche come imprenditori e imprenditrici possiamo farci portavoce di questo messaggio, perché le imprese non sono solo luoghi di lavoro, ma comunità in cui si intrecciano vite e storie. Le aziende vengono riconosciute dalla società non solo attraverso i loro prodotti e servizi, ma anche per le loro politiche e pratiche interne. È importante, quindi, che chi ne è alla guida trasmetta un messaggio forte e chiaro nella prevenzione e nel contrasto della violenza di genere”, ha aggiunto Maria Grazia Mazzocco, presidente del Movimento Donne Impresa Ovest Vicentino.
“Questa panchina – ha aggiunto il sindaco Luca Albiero – deve ricordarci che la Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne va celebrata tutti i giorni, non solo il 25 novembre, perché quotidianamente dobbiamo tutti insieme promuovere la cultura del rispetto e della parità di genere. Lo dobbiamo fare principalmente noi adulti, per essere da esempio positivo per le nuove generazioni. Ringraziamo quindi il Mandamento della Confartigianato per questa lodevole iniziativa”.
Schio
Con una cerimonia simbolica e significativa è stata posata una panchina rossa anche in Piazzetta £ira a Schio. L’evento, organizzato da Confartigianato Imprese Vicenza in collaborazione con il Movimento Donne Impresa di Confartigianato, mira a sensibilizzare la comunità sulla violenza di genere ricordando le vittime di femminicidio e l’importanza di non rimanere in silenzio ma denunciare.
Come per le altre panchine (a Vicenza, Torri di Quartesolo, Thiene e Zermeghedo) anche a Schio è stato scelto un luogo frequentato, vicino ad alcuni bar e al palazzetto dello sport, dove confluiscono ogni giorno molte persone, e tante donne di ogni età, proprio per ricordare che tutta la comunità è chiamata a impegnarsi nella lotta contro la violenza sulle donne, a non girarsi e guardare altrove.
Alla cerimonia hanno partecipato, oltre che ai dirigenti di Confartigianato, Gaetano Rossi, presidente del Raggruppamento di Schio, e Margherita Borgo, presidente del Movimento Donne Impresa Confartigianato dell’Area Alto Vicentino, il sindaco di Schio Cristina Marigo, che ricopre anche il ruolo di assessore alle Politiche Sociali. Presenti anche molti amministratori dei Comuni del territorio come il sindaco di Torrebelvicino, Emanuele Boscoscuro, di Valli del Pasubio, Gianvalerio Piva con il consigliere Giada Strobbe, il vicesindaco di Santorso Elena Zavagnin; e i rappresentanti delle forze dell’ordine locali e di alcune associazioni scledensi impegnate in questo ambito a ribadire la vicinanza alle donne in difficoltà. La cerimonia sarà accompagnata dal Coro Giovanile della città di Schio.
Un messaggio quello della panchina rossa che rimarca l’importanza di continuare ad educare e sensibilizzare la popolazione sul tema della violenza di genere, con particolare attenzione anche ai più giovani, e di sostenere tutte le donne in un percorso di crescita personale e professionale. Il lavoro può essere, infatti, un forte strumento di emancipazione per le donne, non solo perché l’indipendenza economica è strettamente legata all’indipendenza e all’autonomia sociale ma perché realizzarsi professionalmente permette a quante di loro che vivono in situazioni difficili e di sudditanza di uscire da situazioni di violenza.
“Confartigianato crede nella parità e nell’uguaglianza di genere come elementi fondamentali per una società giusta e inclusiva – ha commentato il presidente del Raggruppamento di Schio, Gaetano Rossi-. Nelle nostre aziende la componente femminile rappresenta una quota importante e un elmento di arriccchimento. Anche le ultime rilevazioni del nostro Ufficio Studi dicono che la quota femminile nell’artigianato nel primo semestre 2024 è cresciuta a livello provinciale di 2,1% rispetto a un anno prima. Da un lato quindi aziende che premiano la preprazione e lo spirito propositivo della componente femminile, dall’altro sempre più donne che si affacciano al mondo del lavoro anche come imprenditrici. Restano però ancora alcuni nodi da sciogliere come la conciliazione tempo di vita e tempo di lavoro con politiche attive per l’infanzia ma anche per gli anziani, altra fascia di popolazione di cui spesso si prendono cura le donne, e percorsi formativi per favorire il reinserimento lavorativo”.
Dal canto suo Margherita Borgo, presidente del Movimento Donne Impresa dell’Alto Vicentino con l’occasione ha lanciato un appello a tutte le donne che si sentono sottovalutate, intrappolate o violate, a non arrendersi mai. “Noi non costruiamo solo aziende, ma reti, alleanze, opportunità. Non siete sole”, ha detto Borgo, ribadendo come sia fondamentale trovare la forza di lottare per i propri diritti, sogni e per denunciare e chiedere aiuto.”
La presidente ha inoltre ricordato l’importanza dell’imprenditoria femminile nel territorio di Schio, dove le donne hanno saputo trasformare le difficoltà in opportunità, contribuendo in maniera significativa alla crescita economica e sociale locale. “Tuttavia – ha concluso Borgo- nonostante i progressi, le donne continuano a scontrarsi con contesti in cui vengono sottovalutate, giudicate o persino rese invisibili. É responsabilità di tutti creare spazi di parità di genere. Confartigianato, attraverso il Movimento Donne Impresa e il progetto Pari, si sta impegnando con iniziative concrete: percorsi ed eventi gratuiti volti a promuovere l’imprenditorialità femminile e la parità di genere”.
Il Sindaco Cristina Marigo ha accolto con molta soddisfazione il posizionamento da parte di Confartigianato della seconda panchina rossa in Città e ha affermato: “Riusciremo a sconfiggere la violenza solo se attiviamo insieme dei percorsi culturali giorno dopo giorno, la lotta alla violenza di genere passa attraverso la creazione di legami tra le persone, persone ed istituzioni, che siano ispirati ai valori del rispetto, della sensibilità, dell’umanità. Un impegno che non si limita al posizionamento della panchina che pur induce a soffermarsi e riflettere, ma che si concretizza nella capacità di ciascuno di vivere questa sensibilità nella propria quotidianità in un periodo storico come quello che stiamo vivendo dove i casi di violenza domestica e i femminicidi sono all’ordine del giorno. La panchina vuole essere un piccolo contributo per far sì che si tenga vigile l’attenzione sul problema e ne derivi un cambiamento nella mentalità comune”.
Le altre Panchine Rosse sono state finora installate a Vicenza (davanti al Centro Congressi di via Fermi e in Piazza dei Nobel), a Torri di Quartesolo (all’interno del District Center Le Piramidi) e a Thiene (nel parco di Villa Fabris).