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Concordato preventivo biennale

Adesioni entro il 31 ottobre: Confartigianato chiede una proroga alla luce nelle novità introdotte

Una proroga del termine per l’adesione al Concordato preventivo biennale, attualmente fissato al 31 ottobre 2024, per la necessità di garantire un’adeguata informazione e analisi delle posizioni fiscali delle imprese, in seguito alle recenti modifiche normative dello stesso Concordato. È quanto chiede Confartigianato al Viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, dopo che, con il recente “Decreto Omnibus” appena convertito in Legge, è stato introdotto un “Regime di ravvedimento speciale” al quale possono accedere solo i soggetti ISA che aderiscono al Concordato. In pratica si consente ai contribuenti, che abbiano scelto il Concordato Preventivo Biennale, il quale interessa gli anni 2024 e 2025, di regolarizzare i redditi riferiti alle annualità dal 2018 al 2022 ancora accertabili da parte dell’Agenzia delle Entrate, attraverso il pagamento di un’imposta sostitutiva, senza l’applicazione di sanzioni o interessi.

“Una novità che ha sparigliato le carte e che necessita del giusto tempo per analizzare la situazione e quindi procedere con la valutazione dell’adesione al concordato preventivo alla luce anche delle novità introdotte – commenta al proposito Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza – . Un’analisi accurata richiede tempo e dialogo tra i contribuenti e le strutture fiscali, come ad esempio il nostro Ufficio Area Gestione d’Impresa, che devono rivedere le posizioni dopo le nuove disposizioni. Tanto più in un periodo in cui siamo tutti alle prese con altri adempimenti burocratici in scadenza. Trattandosi di una soluzione da valutare consapevolmente e con attenzione non si può mettere l’impresa, ancora una volta, nelle condizioni di preparare la documentazione necessaria nel giro di pochi giorni. Da qui la richiesta della proroga che, ci auspichiamo, venga accolta”.