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Dinamica imprese artigiane

In leggera flessione il numero di aziende in provincia nel 2024. Cavion (Confartigianato): “Al fianco degli artigiani per superare questo momento”

A fine 2024 le imprese artigiane registrate nella provincia di Vicenza sono 22.613, con un saldo negativo di 173 unità rispetto all’anno precedente, registrano quindi un tasso pari a -0,8%, era -0,1% del 2023 e -0,3% del 2022. Rispetto al 2023, c’è stato un calo del 4,1% delle nuove aperture e un aumento del 6,5% delle cessazioni.

A livello regionale la dinamica mostra una sostanziale invariabilità con un tasso di variazione nullo ottenuto da dinamiche provinciali differenti. Sono questi i dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza sulla dinamica delle aziende artigiane (considerate le sedi d’impresa e non le unità locali). Per quanto riguarda i flussi, a livello regionale si rileva nel 2024 una crescita delle iscrizioni dell’1,3% e una crescita delle cessazioni del +4,4% rispetto al 2023.

Tornando ai dati provinciali, a livello settoriale, si rileva una crescita nei Servizi alle imprese (+0,3%), e risultano sostanzialmente stabili le imprese di Costruzioni (-0,1%) e Servizi alle imprese (-0,1%). Al contrario, il settore Manifatturiero presenta una variazione negativa pari a -2,4%, (era -1,4% nel 2023).

“I numeri non sorprendono a fronte di quanto le imprese si sono trovate ad affrontare lo scorso anno e all’incertezza con cui hanno guardato al nuovo – commenta Cavion-. Ci sono settori, orami è noto, che scontano scelte di tipo legislativo, è il caso del comparto edile in riferimento al 110% e riduzione degli altri bonus, o situazioni che arrivano da altri Paesi, basti pensare alla Germania e ai riflessi nel comparto automotive e nella meccanica”.

Esplorando il dettaglio della forma giuridica, si osserva per la prima volta una flessione delle società di capitali, che mostrano un tasso pari a -2,0%. In calo anche le società di persone, con un tasso del -2,4%, mentre le ditte individuali mostrano una sostanziale stabilità. A livello territoriale, le flessioni più contenute si osservano nell’Alto vicentino (-0,4%) e Nord est vicentino (-0,6%). L’Area Berica è in linea con il trend provinciale (-0,8%), mentre tassi leggermente più intensi si rilevano nell’Area Vicenza (-0,9%) e nell’Ovest vicentino (-1,1%).

“Come di consueto l’analisi individua poi dei settori driver dell’artigianato, ovvero quei comparti che mostrano una dinamica positiva nonostante il trend generale in contrazione”, aggiunge Cavion.

Nel 2024 sono stati individuati 12 settori driver che con le loro 5.010 imprese registrate rappresentano quasi un quarto (22,2%) del comparto. Questi settori presentano un saldo positivo nell’anno pari a +111 unità, in contrapposizione al saldo di -284 unità registrato dagli altri settori economici. Tra i settori driver principali, con almeno 50 imprese artigiane registrate, il più dinamico risulta Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica che segna una variazione pari a +7,5%. A seguire troviamo Attività di servizi per edifici e paesaggio con una variazione pari a +6,1%, Attività creative, artistiche e di intrattenimento (+5,8%), Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine e apparecchiature (+4,5%) e Produzione di software, consulenza informativa e attività connesse (+4,0%).

“Nell’attesa di capire come scelte politiche, anche di natura internazionale, imbatteranno sulle nostre realtà, Confartigianato rimane al fianco delle imprese per supportarle ma anche per prepararle ad affrontare il mercato in maniera nuova puntando su ciò che rende i nostri prodotti unici, perciò inimitabili e di qualità, intercettando anche nuove fette di mercato. Naturalmente scelte che liberassero le imprese da una burocrazia vincolante, permetterebbe loro di lavorare con più serenità”, conclude Cavion.