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Iscrizioni scolastiche 2025-2026: più tecnici e meno licei nel Vicentino

Calano nei licei, aumentano negli istituti tecnici, in lieve flessione nei professionali: questi i primi dati sulle iscrizioni scolastiche 2025/2026 nel Vicentino.

Sui dati diffusi dal Ministero relativamente alle scuole secondarie di secondo grado nella nostra provincia non è mancato il commento di Confartigianato Imprese Vicenza, portavoce di un settore che da tempo lamenta la mancanza di competenze e professionalità da inserire in azienda. Anche recentemente, infatti, sono stati diffusi i dati del divario tra domanda e offerta di lavoro e, a conferma di quanto raccontano le aziende artigiane, per le micro e piccole imprese il problema è più sentito.
“Guardiamo con comprensibile interesse, perciò, ai dati delle iscrizioni al prossimo anno scolastico – commenta Riccardo Barbato, delegato della Confartigianato vicentina ai rapporti con la scuola e l’orientamento. Certo, quei ragazzi dovranno intraprendere un percorso di studi di qualche anno, ma rappresentano per noi risorse importanti, che potremo anche conoscere attraverso le forme dello stage e del PTCO”. 
La provincia di Vicenza, come di consueto, si differenzia dalla media nazionale e in parte anche da quella regionale, con un decremento dei licei, che passano dal 40.5% al 39.7%, con un aumento dei tecnici dal 41.8% al 42.7% e con una lieve flessione dei professionali, dal 17.3% al 17.1%. Il tutto in un contesto di calo demografico del 6.6% nella scuola primaria (-416 studenti) e del 3% (-240 studenti) nella scuola superiore.
“Si tratta di risultati – prosegue Barbato – probabilmente anche frutto di politiche di orientamento di rete, come per esempio la nostra alleanza con Confindustria nel progetto ‘Il talento porta lontano’, o della collaborazione con le reti di orientamento regionale che ci vede impegnati da decenni come organizzazione di categoria, nella convinzione che il dialogo costante con studenti, genitori e docenti sia l’unica leva per incrociare domanda offerta di lavoro”.
Confartigianato, inoltre, sul fronte dell’orientamento si avvale anche di una Academy rivolta a studenti e docenti di tutti i livelli scolastici, che ha l’obiettivo di far emergere i talenti nascosti e inespressi dei bambini e delle bambine fin dalla tenera età, permettendo loro di orientarsi verso professioni gratificanti, al di là di pregiudizi e luoghi comuni. “Quest’anno i laboratori dell’Academy Confartigianato – aggiunge Barbato – sono stati circa 250 in tutte le scuole della provincia, per un totale di circa 4.500 studenti coinvolti, a testimonianza della loro riconosciuta importanza. Attraverso l’impegno di realtà come la nostra, le famiglie, i giovani e la scuola possono conoscere il mondo dell’artigianato e vedere, toccare con mano, quanto e come nel tempo esso si sia trasformato aprendosi ai mercati esteri, all’innovazione, alla digitalizzazione, ai temi della sostenibilità. È un mondo variegato anche per le tante attività produttive proposte, dove i giovani posso portare il loro bagaglio di entusiasmo e creatività. Da qui l’importanza di una scelta consapevole di percorsi che permettano ai ragazzi di avere le giuste competenze e di inserirsi appieno nel mondo del lavoro”.

Dai dati del Ministero si nota poi un apprezzamento, a livello nazionale, per la sperimentazione relativa alla filiera tecnologico-professionale (il cosiddetto “4+2”): sono 5.449 gli iscritti al primo anno rispetto ai 1.669 dello scorso anno. Il numero è quindi più che triplicato. Se il gradimento delle famiglie per questa novità è indiscutibile, altrettanto rilevante è l’apprezzamento delle scuole. Lo scorso anno, ne erano state autorizzate 180, per un totale di 225 percorsi; sono passate quest’anno a 396 scuole, per un totale di 628 percorsi attivati.