ARTIGIANEXPORT: MISSIONE IN COREA LA GIUSTA STRADA CONTRO LA CRISI
01/04/2009ARTIGIANEXPORT: MISSIONE IN COREA LA GIUSTA STRADA CONTRO LA CRISI «La Corea, attualmente tredicesima economia al mondo, si è rivelata un mercato di grande potenzialità per le imprese italiane, sicuramente sottovalutato e poco conosciuto, da considerare con attenzione anche e soprattutto nella fase di congiuntura economica negativa che stiamo vivendo». Queste le parole di Mauro Costa, presidente del Consorzio Artigianexport di Vicenza, a conclusione della missione commerciale che ha portato a Seoul otto imprese vicentine dei comparti della meccanica, dell'arredo e complemento e dell'agro-alimentare.Il Consorzio Artigianexport, promosso dall'Associazione Artigiani Confartigianato vicentina e organizzatore dell'iniziativa, si è avvalso della collaborazione dell'Ufficio ICE – Istituto Italiano per il Commercio Estero – di Seoul che, a seguito dello svolgimento di un'accurata ricerca di mercato, ha permesso la realizzazione di più di cinquanta incontri diretti con importatori e distributori coreani per le imprese vicentine.Oltre agli incontri imprenditoriali, molto apprezzato dai partecipanti è stato il confronto con il presidente dell'associazione "Living Furniture" per il settore dell'arredo e complemento e con due "opinion leader" del comparto della meccanica, al fine di comprendere alcune caratteristiche della filiera distributiva coreana attraverso specifici focus sui settori menzionati. I responsabili dell'Ufficio Estero della Korea Exchange Bank, che ha in essere un accordo di collaborazione con la Banca Popolare di Vicenza, hanno poi permesso di analizzare alcuni aspetti del sistema finanziario coreano, illustrando agli imprenditori vicentini la capacità di assistenza che la banca, specializzata nelle operazioni con l'estero, è in grado di offrire.I vari interlocutori incontrati non hanno certo negato che la situazione attuale del mercato coreano sia meno incoraggiante rispetto agli anni precedenti. La crisi economica in corso ha infatti causato un calo generalizzato della produttività, portando ad una stagnazione del mercato e facendo al contempo volare l'euro, che era pari a circa 1.373 won ad inizio 2008 ed ora si colloca a quasi 1.900 won, con un inevitabile effetto negativo sulla capacità esportativa italiana. Va peraltro sottolineato che il governo coreano sta facendo tutto il possibile per dare stimolo ai consumi e al mercato interno, tanto che la percezione che si può cogliere a Seoul presso numerosi operatori economici è che la situazione generale possa migliorare anche nel breve periodo (secondo semestre 2009), sia pure in un contesto ancora caratterizzato da atteggiamenti attendisti e di rinvio decisionale a tempi migliori.Positivi infatti i commenti raccolti tra i partecipanti alla missione, che hanno evidenziato come gli incontri organizzati abbiano aperto, nella maggioranza dei casi, buone prospettive di collaborazione dal punto di vista commerciale.Spiega ancora il presidente Mauro Costa: «Sarà cura del nostro Consorzio Artigianexport monitorare con attenzione la fase di "follow up" della missione, al fine di verificare l'efficacia e i risultati sul medio periodo di quanto è stato attivato; a tale riguardo condurremo due rilevazioni: una a sei mesi, la seconda fra un anno, in cui chiederemo agli imprenditori vicentini di tenerci informati circa gli esiti delle relazioni avviate durante la missione». Tra i momenti di maggiore interesse della permanenza in Corea va senz'altro citata la visita allo Show room "Ace Bed/Rio Forniture", distribuito su undici piani in una delle zone più prestigiose di Seoul, in cui si concentrano gli operatori coreani più qualificati del settore dell'arredo. È stato nell'occasione possibile organizzare incontri tra gli imprenditori vicentini ed uno dei responsabili acquisti dell'azienda coreana, che rappresenta uno dei principali importatori di mobili e complementi d'arredo dall'Italia, con una specializzazione sulla fascia alta ed altissima di mercato. Per le aziende della meccanica è stata invece organizzata una visita agli impianti della Doosan di Pusan, uno dei principali siti produttivi coreani per quanto riguarda l'automotive.Il commento del direttore dell'ICE di Seoul, Giuseppe Pezzullo, può sicuramente essere significativo al proposito: «Lavoro a Seoul da circa sei anni e ritengo che per gli italiani la Corea sia un ottimo partner con cui fare affari. Nonostante l'importante lavoro svolto dal nostro Ufficio finora, però, la percezione delle potenzialità che la Corea può offrire è estremamente limitata in Italia; in un momento di crisi come questo, invito gli imprenditori italiani ad aprirsi a nuove realtà come la Corea e ad esprimere una maggiore capacità di capitalizzare il grande apprezzamento di cui il Made in Italy qui può godere, non solo nei comparti tradizionali, quali l'arredo e l'abbigliamento, ma anche in quelli caratterizzati da un elevato contenuto tecnologico. Un ultimo consiglio, frutto della mia esperienza a Seoul: il cliente coreano va curato, seguito e "coccolato" nel tempo. E su questo aspetto relazionale gli italiani possono sicuramente fare di più».