PENSIONATI ASSOARTIGIANI: AUMENTI IRRISORI DELLE PENSIONI, SERVONO MISURE A TUTELA DEL POTERE D’ACQUISTO
01/02/2010PENSIONATI ASSOARTIGIANI: AUMENTI IRRISORI DELLE PENSIONI, SERVONO MISURE A TUTELA DEL POTERE D'ACQUISTONon è cominciato bene il 2010 per i pensionati: quest'anno infatti l'aumento della pensione sarà veramente irrisorio, appena lo 0,7%. Già a gennaio i riflessi si sono fatti sentire, con un conguaglio a debito che ha pesato sulle pensioni di molti anziani. Qualche esempio? Se nel 2009 l'importo mensile della pensione (trattamento minimo) era di euro 457,75, da quest'anno sarà di 460,95 euro. Gli assegni vitalizi passano da 260,91 euro al mese a 262,74; le pensioni sociali passano da 336,78 euro al mese a 339,14 euro. Infine, l'importo mensile degli assegni sociali nel 2009 era di 408,65 euro, nel 2010 diventa di 411,51 euro. Tutto ciò ha provocato forti preoccupazioni in sede Anap, l'Associazione dei Pensionati vicentini di Confartigianato presieduta da Aldo Tosetto: «La proposta da tempo avanzata – osserva- di trovare un nuovo paniere che tenga conto dell'effettivo potere di acquisto dei pensionati, nonostante le promesse, non è stata per il momento tradotta in legge. La percentuale dello 0,7% è stata calcolata, come sempre, in via provvisoria tenendo conto dell'andamento del costo della vita nel periodo 1° gennaio/30 settembre 2009. Quella definitiva sarà determinata nel corso del 2010. Qualora la percentuale effettiva risulti più elevata, con la rata di gennaio 2011 i pensionati recupereranno la differenza». Quindi, non resta che aspettare (e sperare) nel recupero di queste cifre tra un anno. Per Tosetto «si deve dare attuazione a provvedimenti non più dilazionabili. Ci aspettiamo risposte concrete per sostenere il potere d'acquisto dei pensionati, che tra l'altro in questo periodo di crisi si trovano a dover sostenere parenti non autosufficienti o figli disoccupati, attraverso un nuovo paniere e per il recupero dell'inflazione. Deve poi essere facilitato il lavoro dei pensionati attraverso adeguate agevolazioni fiscali e/o contributive. A tale proposito abbiamo sollecitato interventi dei nostri rappresentanti nazionali e regionali ».