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GLI ARTIGIANI EDILI VICENTINI: “INUTILMENTE PENALIZZANTE LA NORMA ODIERNA PER LA RITENUTA DEL 10% SUI BONIFICI”

01/07/2010GLI ARTIGIANI EDILI VICENTINI: "INUTILMENTE PENALIZZANTE LA NORMA ODIERNA PER LA RITENUTA DEL 10% SUI BONIFICI"Preannunciata con preoccupazione dal presidente di Confartigianato Vicenza Giuseppe Sbalchiero, è in vigore da oggi – 1 luglio – la misura della manovra economica (art. 25) che istituisce una ritenuta alla fonte del 10% applicata dalle banche e dalle poste sui bonifici con i quali i beneficiari delle agevolazioni fiscali (del 36% sulle ristrutturazioni edili e del 55% per il risparmio energetico) pagano le imprese esecutrici dei lavori. "Un provvedimento condivisibile nelle finalità di combattere lavoro nero ed evasione fiscale, ma troppo penalizzante per le imprese delle costruzioni e dell'impiantistica che fatturano regolarmente i loro lavori e pagano le tasse" commenta Virginio Piva, presidente degli Edili di Confartigianato Vicenza."Soprattutto – aggiunge – non si comprende la fretta di far decorrere da oggi l'applicazione di questa misura, visto che essa è contenuta nella manovra economica che il Parlamento deve ancora esaminare ed approvare". Secondo Piva, "la ritenuta del 10% sulle fatture, Iva compresa, riduce drasticamente la liquidità delle imprese in una fase di crisi che ha provocato una crescente difficoltà di accesso al credito per le piccole imprese dei settori delle costruzioni e dell'impiantistica". "Molte aziende – spiega – non possono permettersi di rinunciare al 10% di ogni fattura al momento del bonifico, perché a volte il margine di guadagno per l'imprenditore edile è inferiore. Inoltre con questa norma si istituisce un'ulteriore anticipazione del prelievo fiscale su di un reddito per cui sono stati previsti acconti d'imposta; anticipazione che, tra l'altro, viene applicata sul ricavo anziché sul reddito, determinando, quindi, delle sicure situazioni di credito fiscale. Tutto questo senza apportare alcun contributo effettivo alla lotta all'evasione. L'amministrazione finanziaria, infatti, possiede già tutti gli elementi per eseguire i controlli incrociando le informazioni inviate, in ogni caso, dai cittadini per ottenere tali agevolazioni".Per questo Confartigianato sollecita l'abrogazione della norma e confidano nel Parlamento per una modifica sostanziale del provvedimento.