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SETTIMANA DELL’ARTIGIANATO 2011: DOMENICA 13 IN SAN PIETRO A TRISSINO LA MESSA D’APERTURA

11/03/2011SETTIMANA DELL'ARTIGIANATO 2011: DOMENICA 13 IN SAN PIETRO A TRISSINO LA MESSA D'APERTURACome tradizione, la Settimana dell'Artigianato si apre con la santa messa in onore del patrono San Giuseppe: l'appuntamento è per domenica 13 marzo, ore 11, alla chiesa di S. Pietro a Trissino. A officiare il rito, assieme al parroco don Carlo Guidolin, sarà padre Bruno Ghiotto, missionario e fondatore di tre Scuole dei Mestieri in Burundi. Accompagnerà la cerimonia la Corale di Santa Cecilia diretta da Domenico Fusato. Al termine della celebrazione sarà possibile effettuare una visita guidata al complesso della chiesa, capolavoro dell'arte contemporanea e costante meta di turisti italiani e stranieri. Costruita in occasione del Concilio Vaticano II su progetto dell'architetto Antonio Nervi e dell'ing. Francesco Vacchini, l'opera fu inaugurata nel 1971. La chiesa è una cavea di pianta circolare; ha un diametro di 50 metri ed è coperta da un'unica calotta di cemento armato, diviso e decorato all'interno da elementi di nervature che s'incrociano geometricamente. Il tetto è sostenuto da due colonne, pure a nervature, che dal basso si allargano verso l'alto, fino a dilatarsi e quasi a fondersi col soffitto. Un terzo punto d'appoggio è un sistema architettonico nella cavea che delimita il presbiterio, costituito da tre colonne unite da un muro circolare; esse sostengono tre arcate paraboliche, da cui si libra verso l'alto un'elegante cupola a forma di cono. Il pavimento è articolato in tre zone: una alta che circonda la cavea e dà spaziosità all'insieme, con due cappelle e il fonte battesimale; la cavea vera e propria, con i seggi dell'aula vaticana conciliare come sedili per i fedeli; la parte bassa che comprende il presbiterio, l'altar maggiore e il coro. Luminosità, ariosità e leggerezza sono date da una finestratura che corre nella zona alta della parete perimetrale della chiesa e da una serie di aperture rettangolari, che compaiono a dare trasparenza e luce alla conica "cuspide". Tra gli artisti presenti si ricordano: Pino Castagna da Garda per il Cristo che domina il presbiterio, Giuseppe Lombardi da Roma per la statua della Madonna, Tito Perlotto da Trissino per le due figure in rame sbalzato, Cantù da Milano per i mosaici delle cappelle e del fonte battesimale, Simon Benetton da Treviso per i ferri forgiati dell'altar maggiore e delle balaustre, Mario Ferrari e la ditta Rancan da Trissino per le grandi porte di ingresso in ferro battuto, Aligi Sassu per la Via Crucis (1984).