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La crisi libica potrebbe causare problemi alle esportazioni italiane e anche a Vicenza, al settimo posto per l’export no energy Agostino Bonomo (Confartigianato): “Un quadro complesso e di difficile lettura”

La crisi libica inasprita in questi giorni e i rischi di una destabilizzazione del Paese nordafricano riportano in primo piano il tema della sicurezza dell’approvvigionamento energetico e accentuano i rischi sul fronte delle esportazioni, considerato che l’Italia è il primo esportatore dell’Unione Europea verso la Libia, con il 26,3% del totale UE a 28.
E potrebbero causare anche qualche problema a Vicenza e provincia: tra le prime dieci province che determinano oltre la metà (51,7%) dell’export no energy in Libia (sulla base degli ultimi dati disponibili riferiti al primo trimestre 2018) quella con maggiori vendite è Milano (9,2% dell’export al netto dei prodotti raffinati), ma Vicenza si è piazzata al settimo posto con il 4,0%.
“L’attuale preoccupante situazione in Libia contribuisce senza dubbio a rendere il quadro internazionale ancora più complesso e di difficile lettura – afferma il presidente di Confartigianato Vicenza, Agostino Bonomo -. Se è vero che la quota export delle imprese di piccola dimensione verso la Libia si è fortemente contratta negli ultimi anni come conseguenza delle turbolenze che hanno investito il Paese, è altrettanto vero che l’impossibilità di stabilizzazione in un’area di grande rilevanza politico – economica per l’Italia come il Nord Africa pesa sul comparto produttivo della nostra provincia. Come può un imprenditore decidere oggi di investire in Libia alla luce di ciò che sta accadendo? L’auspicio, prima di tutto per ragioni di ordine umanitario – conclude il presidente -, è che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU possa aiutare ad uscire dall’impasse di questi giorni ed evitare l’avvitarsi di una spirale tragica per la Libia e per la sua popolazione.”
I prodotti manifatturieri no energy della provincia di Vicenza registrano un aumento dell’8,4% nel 2017, ripresa che può essere compromessa dall’accentuazione della crisi libica, dopo tre anni in cui la dinamica delle esportazioni, al netto dei prodotti energetici, ha registrato il segno negativo.
I prodotti vicentini non energetici maggiormente esportati in Libia nel 2017 sono Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (55,3% dell’export totale), Prodotti in metallo (20,9%) e Macchinari e apparecchiature (11,5%).
L’aumento dell’export non energy è sostenuto dalla crescita del 107,4% dei Prodotti in metallo, dal +43,4% Prodotti altre manifatture (orafo) e dal +6,3% delle Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche, mentre è in controtendenza l’Alimentare che scende del 55,2%.