Skip to main content







A CI.TE.MO.S. si è cercato di capire qual è “La ricetta della sostenibilità: ricerca, risparmio energetico, fonti rinnovabili, nuove tecnologie e un quadro d’azione politica integrato”. È intervenuto anche Achille Variati, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno.

Il programma di CI.TE.MO.S. festival dedicato a CIttà, TEcnologia, Mobilità Sostenibile organizzato da Confartigianato Impresa Vicenza, che si svolge in Basilica Palladiana con appuntamenti fino al 9, ha toccato nella mattinata di oggi (7 ottobre, ndr) i temi della sostenibilità declinati in chiave di risparmio energetico, fonti rinnovabili e tecnologia, anche in un quadro di politiche integrato. Non a caso ad aprire la sessione di lavori è intervenuto Achille Variati, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, che ha ricordato come l’entità dei fondi ottenuti dell’Europa sia un’opportunità unica di svolta generazionale che si gioca anche, e proprio, sui temi del digitale verde, dell’economia circolare, dell’efficientamento energetico.
Temi che, come hanno ribadito i relatori, non possono essere sganciati da altri quali una reale educazione alla sostenibilità (soprattutto verso delle nuove generazioni), una burocrazia ‘amica’ e non frenante, infrastrutture adeguate e moderne, il sostegno concreto e reale alla riconversione ed evoluzione in quelle direzioni delle imprese di tutte le dimensioni.

Un esempio di innovazione tecnologica, sostenibilità e nuova visione lo ha portato Fabrizio Pirri, Coordinatore del Centro per le Tecnologie Future Sostenibili dell’Istituto Italiano di Tecnologia – CSFT-IIT Torino.
“Bisogna sfatare il mito del rifiuto pericoloso, perché il rifiuto è tale a seconda del processo in cui è inserito e di come viene utilizzato”, ha spietato Pirri illustrando con il suo “Modello di sviluppo sostenibile” come sia possibile far diventare la CO2 nuova energia attraverso sistemi avanzati di stoccaggio, quindi di trasformazione (anche attraverso processo biologici), per arrivare al metano green. Un modo nuovo di guardare un prodotto ‘nocivo’ come l’anidride carbonica il cui trend di crescita, soprattutto nel Paesi avviati sulla strada dello sviluppo occidentale, non accenna a diminuire. Quindi perché non farne una fonte di energia? Ed è qui che la sostenibilità sposa l’innovazione e la tecnologia nella misura in cui queste supportano i processi di stoccaggio e di trasformazione, in tutto inserito in un contesto coerente e in un sistema che mira a quell’obiettivo. Con positive ricadute pure nell’economia: circa 225 miliardi di indotto economico e 1,7 miliardi di posti di lavoro stimati solo in Italia. 

Dal mondo della ricerca al consumatore, la sensibilità a questi temi ormai è diffusa e non c’è attore sociale ed economico che non creda che questa sia la via da percorrere. “Noi crediamo molto nella consapevolezza e nell’educazione del consumatore – ha commentato Alberto Chiarini, Amministratore Delegato Eni gas e luce-. Vediamo che questa consapevolezza sta crescendo e c’è’ estremo interesse per tutte le nostre proposte in questa direzione: dal cappotto termico, alle colonnine elettriche e al fotovoltaico, dal termostato intelligente alle caldaie a basso consumo e alle pompe di calore. In questo senso credo che l’efficienza energetica e la sostenibilità siano un tema sempre più importante”.

In questo contesto si inserisce il Superbonus 110% che non solo riattiva il comparto casa, ma lo fa in un’ottica di miglioramento in termini di performance energetiche andando a favorire un ammodernamento anche degli edifici più vetusti. In un’ottica di sistema verso una sostenibilità concreta, si inserisce in questo caso la cessione del credito fiscale agli istituti di credito come illustrato da Stefano Longhin, responsabile business e artigianato di BNL Gruppo BNP Paribas.

“A sentire i relatori di oggi e scorrere il programma di CI.TE.MO.S. dei prossimi giorni constatiamo quanta strada abbiamo percorso in questi ultimi 10 anni ovvero da quanto siamo partiti con progetti come Futuro Elettrizzante – ha commentato in chiusura Agostino Bonomo, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza-. Allora vedemmo lungo, oggi i temi oggetto del nostro Festival, a causa anche dell’emergenza sanitaria, hanno subito uno scatto in avanti facendo ripensare a tutti al proprio modo di produrre, lavorare e consumare.  Con questa edizione di CI.TE.MO.S. vogliamo quindi di nuovo ribadire che compito di un’associazione come la nostra è anche quella di alzare la testa e guardare sempre un po’ più avanti, ascoltare i giovani e leggere i tanti dati che oggi proprio le moderne tecnologie ci mettono a disposizione. Anche questo è un impegno sociale a cui non vogliamo sottrarci per lo sviluppo delle nostre imprese e delle nostre comunità”.

CI.TE.MO.S. prosegue fino al 9 settembre. Gli incontri sono ad entrata libera, salva iscrizione via eventbrite attraverso il sito dell’evento (www.citemos.it) dove si trovano tutti i dettagli degli incontri, le modalità di partecipazione, i relatori e i moderatori dei singoli eventi.