Skip to main content







A FINE SETTEMBRE LA FEDERAZIONE DELLA MODA A CONFRONTO CON BENETTON

Obiettivo, sondare la volontà del Gruppo a puntare al 100% made in Italy

A seguito di alcune positive esperienze fatte da Confartigianato Marche con i marchi 9.2 di Carlo Chionna, Converse Italia e Nicwave che hanno utilizzato per alcune loro linee il logo 100% made in Italy di Confartigianato, la federazione della Moda Veneta ha scritto al Alessandro Benetton, nuovo AD del Gruppo. “Abbiamo letto alcune sue dichiarazioni sui giornali –spiega il Presidente della Federazione Gianluca Fascina- che sono state oggetto di discussione ed analisi in ambito del nostro direttivo. Alla fine è stato deciso di proporre al nuovo Amministratore un incontro. Grazie anche ai contatti che il collega di Treviso Giuliano Secco ha con il Gruppo, abbiamo avuto una risposta quasi immediata e, a fine settembre, una nostra delegazione è stata invitata a Villa Minelli, il quartier generale di Benetton. Vedremo allora i possibili sviluppi della nostra proposta”.

Le scrivo in qualità di Presidente Regionale della Federazione Moda di Confartigianato Imprese Veneto che, in regione, rappresenta migliaia di laboratori impegnati ogni giorno a salvaguardare quella ricchezza di saperi, conoscenze e capacità professionali incastonati in una filiera ancora oggi così variegata e completa da stupire il mondo. Ho letto come molto piacere sulla stampa alcune sue dichiarazioni in qualità di neo presidente del gruppo di famiglia, che mi hanno convinto sulla possibilità di una nuova stagione di collaborazione. Lei ha annunciato: “un profondo aggiornamento del sistema delle vendite, nella convinzione che il fattore più importante sia il valore del prodotto che metti dentro i negozi”. Ed ancora “noi siamo un marchio italiano e anche questo va riaffermato”. Ebbene, come ha avuto modo di anticiparle sui quotidiani locali il mio collega Giuliano Secco, noi siamo pronti a collaborare. A tal proposito mi permetto di sottolineare come per Confartigianato 100% Made In Italy significa da sempre integralmente fatto in Italia e, grazie alla legge 166/09, le imprese italiane oggi hanno la possibilità di utilizzare il marchio “100% made in Italy” per quei prodotti “il cui disegno, progettazione, lavorazione e confezionamento siano compiuti esclusivamente sul territorio italiano”. Non è nostra intenzione delegittimare o criticare scelte imprenditoriali di chi opta per effettuare fasi più o meno rilevanti della produzione fuori confine, quello che vogliamo, è promuovere e valorizzare linee 100% made in Italy per difendere il lavoro italiano e delle tante aziende artigiane del settore che operano esclusivamente nei nostri territori, e soprattutto la tutela del consumatore, affinché l’informazione sui prodotti sia la più chiara e trasparente possibile. Esiste oggi un marchio 100% made in Italy, di proprietà di Confartigianato (e di tutte le imprese ad essa associate che lo intendono adottare), che ha destato l’interesse di diversi marchi. 9.2 di Carlo Chionna e Converse Italia solo per citarne alcuni. Un marchio che si adatta perfettamente a valorizzare linee “speciali”, di nicchia.
Sono pertanto a chiedere la disponibilità Sua e del suo staff ad un incontro di reciproca conoscenza e dedicato ad illustrarle il nostro progetto che, a mio avviso, potrebbe realizzare il tanto auspicato “lavoro di squadra” che la nostra economia da tempo sollecita. In attesa di un suo cortese cenno di riscontro, mi è gradita l’occasione per augurarLe i più sinceri auguri di buon lavoro per l’importante incarico a cui è stato chiamato.