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A settembre un nuovo ciclo di spettacoli classici al Teatro Olimpico di Vicenza

Il 75° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza, con la direzione artistica di Giancarlo Marinelli, sarà in scena tra settembre e ottobre prossimi.

Intitolata “Domani nella battaglia pensa a me”, prendendo a prestito un verso tratto dal “Riccardo III” di Shakespeare quanto mai attuale, la stagione nel monumento palladiano sarà inaugurata, dal 22 al 24 settembre, da “Assassinio nella Cattedrale” di T.S. Eliot, con Moni Ovadia nel ruolo dell’arcivescovo Thomas Becket.

Il calendario

“Assassinio nella cattedrale” di Eliot è un dramma del 1935, costruito però come una tragedia classica, una contrapposizione esemplare tra potere temporale e potere spirituale, con l’accettazione del martirio da parte dell’Arcivescovo a rappresentare una delle pagine più alte della letteratura tragica di tutti i tempi. A Moni Ovadia, grande interprete della tradizione ebraica e massimo rappresentante della cultura yiddish in Italia, attore, scrittore, regista, musicista, è affidato il canto desolato dell’eroe inglese “invaso” dalla fede cristiana, il lamento assoluto di un uomo indeciso tra abnegazione e incarnazione del Cristo, tra smania di potere e fede assoluta in Dio.

Accanto al protagonista sarà Marianella Bargilli, la regia porta la firma di Guglielmo Ferro.

Seguirà, il 25 settembre e 2 ottobre (ore 18), “Romeo e Giulietta” di Shakespeare portato in scena dai giovani e giovanissimi attori di Tema Cultura Academy, diretti da Giovanna Cordova, con coreografie di Silvia Bennett. Il più celebre dramma dell’amore giovanile e contrastato verrà reso sulla scena da coppie di innamorati di età diverse, per raccontare quello stato sentimentale in cui tutto è assoluto, incosciente, straordinario; in uno svolgimento corale dell’azione, le parole dei vari protagonisti della tragedia rimbalzeranno da coppia a coppia intrecciandosi, scomponendosi e ricreandosi, in un’affermazione di esistenza attraverso l’amore ma che porta con sé l’idea della fine.

Ancora un grande eroe tragico dominerà nel terzo titolo della rassegna, il 29 e 30 settembre e 1° ottobre: “Prometeo” dal testo di Eschilo, spettacolo di cui regia e drammaturgia sono di Gabriele Vacis, protagonisti i giovani attori diplomati alla Scuola del Teatro Stabile di Torino. 

Prometeo è sempre stato il simbolo della ribellione, un personaggio amato dai giovani perché, come loro, non riesce a contenere i suoi sentimenti e la forza dei recinti stabiliti dalle convenzioni, un eroe che fa della sfida all’autorità costituita la sua condizione vitale. Ma è anche l’archetipo della conoscenza tecnologica e scientifica, liberata dalle catene della superstizione e dell’ignoranza. I giovani attori affrontano questo progetto con le parole di Eschilo senza mai rinunciare all’azione fisica, alla danza e al suono che diventa canto del Coro, come nella tradizione delle tragedie classiche. “Il Teatro Olimpico è il luogo ideale per mettere in scena una tragedia fatta di parola, azione e musica, senza nessun tipo di allestimento che non sia l’architettura palladiana, in qualche modo ‘originaria’ come il testo di Eschilo”, dice Gabriele Vacis.

Appartiene invece alla sezione Off, rappresentata in palcoscenici fuori dal monumento palladiano, il quarto titolo del programma: dal 4 al 9 ottobre sarà in scena, al Museo Naturalistico Archeologico di Santa Corona, il “Filottete dimenticato” da Sofocle, con Daniele Nuccetelli e regia di Gianpiero Alighiero Borgia. L’intenso lavoro è costruito sul tabù della malattia, grande rimosso dalla prospettiva del mondo occidentale; e Filottete è il rimosso per eccellenza, l’espulso, il corpo dello scandalo. Il tema affrontato è quello dell’abbandono a causa di una malattia irreversibile come la demenza, e racconta lo strazio, la sopravvenuta inutilità sociale e la messa al bando dal mondo dei “normali”. Confinato nel recinto della sua malattia, Filottete non risponde più alle regole comprensibili della vita civile. E qui nasce la tragedia, piccola, domestica, familiare, in cui gli spettatori partecipano alla vita del personaggio.

Sarà invece un progetto speciale completamente inedito (anch’esso inserito nella sezione Off del Ciclo Classici) il quinto titolo, ovvero “Milk Wood” dal testo del grande poeta gallese Dylan Thomas (“Under Milk Wood”, cioè “Sotto il bosco di latte”, è il titolo del radiodramma uscito postumo con la sua voce nel 1954), un reading teatrale e poetico in cui Vicenza si aprirà ad altri mondi, ovvero i siti patrimonio dell’Unesco nel Veneto; il lavoro andrà in scena giovedì 6 ottobre in luoghi simbolo della Città, partendo dalla Basilica Palladiana, proseguendo per Palazzo Thiene e il Giardino del Teatro Olimpico. Gli attori Jane Alexander, Giorgio Marchesi ed Emilio Solfrizzi interpreteranno i versi di Dylan Thomas con l’idea di trasformare la Città e il paesaggio naturale in un grande teatro a cielo aperto. Di questo progetto di rigenerazione dei luoghi della Città attraverso la performance artistica degli attori, Vicenza sarà la capofila, con il suo patrimonio Unesco di ville e monumenti palladiani di cui il Teatro Olimpico fa parte dal 1994; le altre tappe di “Milk Wood” per i siti veneti della World Heritage List sono previste nel dolce paesaggio delle colline del Prosecco e nel panorama delle Dolomiti. 

Dal 7 al 9 ottobre al Teatro Olimpico è in programma anche un graditissimo ritorno: la “Histoire du Soldat” su musica di Igor Stravinskij e libretto di Charles Ferdinand Ramuz, nella regia di Giancarlo Marinelli, con Drusilla Foer, attrice icona di stile e di ironia che proprio dall’Olimpico ha lanciato l’anno passato la sua carriera di “divina” del palcoscenico, André  De La Roche nei panni del Diavolo (e come coreografo) e Beatrice Venezi, direttore d’orchestra tra i più acclamati a guidare la musica dal vivo, con la multivisione di Francesco Lopergolo. 

L’elegante spettacolo, che ha inaugurato il Ciclo dei Classici della scorsa stagione, sarà ripresentato al Teatro Olimpico per tre serate, su richiesta del pubblico; proprio di recente è stato trasmesso sul canale tematico Sky Arte. L’opera, scritta nel 1918 agli albori dell’epidemia di spagnola, è una storia di guerra con una drammaturgia di profonda introspezione: il Soldato che vende il violino e l’anima al Diavolo, in cambio di una ricchezza che lo priverà di tutto, specie della possibilità di essere amato.

Una nuovissima produzione sarà proposta invece dal 14 al 16 ottobre sempre all’Olimpico: “La Voix Humaine” di Jean Cocteau con Sophie Duez nel ruolo che fu di Anna Magnani, Anna Proclemer, Sophia Loren, Tilda Swinton; con la regia di Giancarlo Marinelli e la multivisione di Francesco Lopergolo, recitato in lingua originale francese con sopratitoli in italiano, lo spettacolo è un famosissimo monologo dell’abbandono, tutto al telefono, di una donna che parla per l’ultima volta con il suo amore perduto. Lei che parla, soffre, scava le trame del suo dolore quasi guardandosi allo specchio, in una messa in scena che parte da quella solitudine per moltiplicarla all’infinito e per giungere a una ricchezza estetica di elementi teatrali, in una fusione di discipline e modalità espressive che mira a un risultato unico e irripetibile. 

L’ultimo spettacolo del Ciclo Classici edizione 2022 sarà “Assassinio nella Cattedrale a Vicenza. Oratorio per Cacciafronte”, una conferenza-spettacolo condotta da Antonio Stefani, giornalista e autore della ricostruzione storica, in programma il 16 ottobre in due repliche negli spazi sotterranei di Palazzo Thiene. L’Oratorio riprende la vicenda, ambientata nella Vicenza medievale delle lotte per le investiture, dell’assassinio avvenuto nel 1184, all’esterno della Cattedrale, del vescovo-conte Giovanni Cacciafronte. Nato a Cremona nel 1125, divenuto monaco, il vescovo sostenne strenuamente la fedeltà al Papato e per questo a Mantova fu esiliato dall’imperatore; nel 1179 fu inviato a Vicenza, dove venne ucciso da un feudatario scomunicato per aver abusato dei beni messigli a disposizione dalla Chiesa. E anche qui, come nel dramma di T.S. Eliot, il testo e la sua resa drammaturgica diventano l’occasione per affrontare quello che è il tema di fondo che ha guidato il protagonista, fino al tragico epilogo: la fede intesa come “testimonianza di vita”. 

Gli incontri di approfondimento

Per approfondire i temi affrontati negli spettacoli, sono stati concepiti degli appuntamenti aperti al pubblico con degli importanti studiosi, realizzati con le istituzioni che partecipano al Tavolo Olimpico, per aprire un dibattito culturale e affrontarlo con strumenti e visioni; incontri pensati con l’idea di comprendere i tempi che stiamo vivendo.

Ecco il programma.

Evento speciale: “Dialoghi sul Teatro e la Città”, a cura dell’Accademia Olimpica. 1 ottobre, Basilica Palladiana. Un incontro sul ruolo del teatro come centro ideale di nascita della “civitas”, le sue diverse stratificazioni e i livelli di lettura che consentono di comprenderla, oltre che sul rapporto che il teatro, luogo e monumento, intrattiene con la struttura urbana della Città, è in programma sabato 1 ottobre alle 10, a ingresso libero, in Basilica Palladiana. L’evento sarà moderato da Lorenzo Parolin, de Il Giornale di Vicenza, e vedrà la presenza di alcuni rappresentanti tra i più significativi della cultura architettonica, filosofica e teatrale italiana degli ultimi decenni.

Anche la Biblioteca Civica Bertoliana organizzerà una serie di incontri sui temi del Ciclo Classici 2022, con studiosi, interpreti e registi teatrali, giornalisti; sarà inoltre allestita una piccola mostra di documenti sulla tragedia “Romeo e Giulietta” e su Luigi Da Porto. Gli appuntamenti pomeridiani, gratuiti e aperti al pubblico, si svolgeranno tutti a Palazzo Cordellina in città. Vediamoli.

Sabato 24 settembre alle 18.30, in relazione al tema del conflitto tra i poteri su cui si fonda “Assassinio nella Cattedrale”, ne discuteranno Massimo Cacciari e Gabriele Pedullà, moderati da Marino Smiderle (Il Giornale di Vicenza). 

Il 30 settembre sarà Gabriele Vacis a parlare di Prometeo attraverso William Golding, scrittore britannico, Premio Nobel nel 1983, amato e tradotto da Luigi Meneghello, di cui ricorre quest’anno il centenario dalla nascita. 

L’ 8 ottobre sarà la volta dei “Classici Contro” con gli ideatori della rassegna, Alberto Camerotto e Filippomaria Pontani, a discutere il significato dei miti per il nostro tempo; la conduzione dell’incontro sarà affidata al giornalista Francesco Bettin.

Il 15 ottobre, l’ultimo incontro sara legato allo spettacolo “La Voix Humaine”: il protagonista sarà infatti Edoardo Ponti, introdotto da Nicoletta Martelletto (Il Giornale di Vicenza), regista e co-sceneggiatore della trasposizione in napoletano del testo teatrale di Cocteau fatta da Erri De Luca; il cortometraggio “Voce Umana”, protagonista la madre Sophia Loren, che ha ricevuto per questa interpretazione il premio speciale David di Donatello nel 2014, è un film intenso e poetico, presentato anche al Tribeca Film Festival e al Festival di Cannes.

Articolo aggiornato al 27 maggio 2022

Informazioni sugli spettacoli e prevendita biglietti

I biglietti sono in vendita online su www.classiciolimpicovicenza.it e alla biglietteria del Teatro Comunale di Vicenza (Viale Mazzini 39 – tel. 0444 324442). 

Sito ufficiale: www.classiciolimpicovicenza.it
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