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Affitto di poltrona o cabina: la soluzione smart per il settore beauty

Ospitare all’interno della propria attività altri colleghi con la formula dell’affitto di poltrona o cabina. Come funziona questo tipo di accordo tra due imprenditori dello stesso settore?

E con quali limiti di utilizzo? Come si regola la collaborazione tra due soggetti, mantenendo ciascuno la propria autonomia?

Un parrucchiere che medita di andare in pensione; la titolare di un centro estetico con diverse cabine che non vengono utilizzate appieno; un tatuatore che riceve una proposta di collaborazione da un altro professionista del settore.

Questi sono gli identikit degli operatori che più probabilmente sono interessati all’affitto poltrona o cabina. Specialmente in anni caratterizzati da incertezze economiche e da costi crescenti per l’avvio di nuove attività, la scelta dell’affitto diventa una soluzione “smart”, anche in chiave di sostenibilità, condividendo le spese di affitto e utenze.

Anche in questo caso, Confartigianato offre il suo supporto.

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Come funziona

C’è bisogno di chiarezza sull’istituto dell’affitto di postazione, che è specifico per chi opera nel mondo della bellezza, rimuovendo la confusione dovuta non tanto alla mancanza di un chiaro disciplinare di riferimento, ma al fatto che circolano purtroppo informazioni non veritiere. Ecco perché è altrettanto importante fornire le corrette indicazioni e garanzie a chi medita di iniziare la propria attività in affitto: ad esempio un giovane parrucchiere, che potrebbe compiere i primi passi senza dover affrontare gli ingenti costi per l’avvio di un salone in completa autonomia. Tale opportunità diventa per lui una sorta di “palestra d’impresa”, potrà cioè un po’ alla volta crescere e in futuro affrontare con maggiore consapevolezza la scelta di gestire la propria attività in forma del tutto autonoma. Ma anche altri professionisti, ad esempio di estetica e tatuaggio, sfruttando la partnership con altri colleghi per esercitare i propri trattamenti di bellezza, potranno condividere gli spazi senza necessariamente entrare in competizione con l’impresa ospitante. E per i “concedenti”, già nel mercato da parecchi anni, si realizza l’opportunità di conoscere dei professionisti a cui un giorno potenzialmente cedere l’intera attività, senza affannarsi alla ricerca di nuovi acquirenti.

Uno sportello per gli interessati

Confartigianato Imprese Vicenza offre la necessaria assistenza ai soggetti – sia agli affittuari e sia ai prestatori dell’affitto – che cercano le corrette informazioni: da quando l’istituto dell’affitto poltrona/cabina è sorto, nel 2014, gli uffici Punto Impresa mettono a disposizione un vademecum di riferimento, maturato a seguito del confronto a suo tempo ottenuto con gli Organismi di vigilanza e controllo. Inoltre, gli interessati potranno ottenere un modello di contratto che va concluso tra concedente e affittuario, oltre che la necessaria consulenza per lo sviluppo dell’idea imprenditoriale. Per saperne di più: https://www.confartigianatovicenza.it/affitto-di-poltrona-o-cabina/