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L’Albo Nazionale Botteghe Storiche per la tutela e valorizzazione dell’artigianato

Garantire alle botteghe artigiane e agli esercizi commerciali storici un valore certificato dall’appartenenza a un Albo nazionale è una conquista di Confartigianato, tra i promotori di tale riconoscimento.

Si tratta di un “premio valoriale”, con questa nuova opportunità, al lavoro degli artigiani che sono riusciti a creare negli anni prodotti della migliore tradizione, e che fanno della creatività e dell’ingegno un talento da condividere, come esempio per le nuove generazioni. Dietro ogni bottega c’è una storia – anche familiare – affascinante, che spesso si è tramandata e che si è reinventata, o evoluta, restando salda ai valori della tradizione e della territorialità.
Non dobbiamo però equivocare sul termine “storico”. Non significa, infatti, che i prodotti siano solo quelli legati alla tradizione o quelli identitari di un determinato periodo del passato. È invece il fattore artigianale in sé a essere valorizzato, quello che si protrae nel tempo ma che può anche diventare innovativo e moderno, adattarsi ai nuovi modelli di consumo.

LE NOVITÀ

Per questo Confartigianato ha commentato favorevolmente l’entrata in vigore del Decreto legislativo 27 dicembre 2024, n. 219, che istituisce l’“Albo nazionale delle botteghe artigiane e degli esercizi commerciali storici”. Esso offrirà un’opportunità di riconoscimento e visibilità per le imprese artigiane premiando il loro valore storico, culturale e commerciale.
La regione del Veneto, con la sua forte vocazione manifatturiera e un ecosistema imprenditoriale variegato, potrà trarre evidenti benefici da questo strumento di tutela, favorendo lo sviluppo anche dei piccoli Comuni, che sono in prevalenza nel territorio, e un turismo che oggi ricerca sempre di più la qualità, l’autenticità e la tradizione. Le oltre 16.000 imprese artigiane venete coinvolte nell’indotto turistico, e che operano in settori quali l’enogastronomia, l’artigianato artistico e i servizi alla persona, potranno così distinguersi ulteriormente grazie a un riconoscimento ufficiale che contrasterà le imitazioni e garantirà maggiore visibilità.

Confartigianato sottolinea poi l’importanza di prevedere misure economiche di supporto per garantire la sopravvivenza di tali attività, suggerendo l’istituzione di un fondo dedicato e azioni concrete per contrastare il caro affitti, fenomeno che rischia di compromettere la continuità delle attività artigiane nei centri storici. Inoltre, l’integrazione dell’Albo con il Regolamento UE 2023/2411 sulle indicazioni geografiche per i prodotti artigianali e industriali rappresenta un’opportunità strategica per la promozione delle produzioni venete di qualità a livello europeo.
Le imprese artigiane stanno già adattando i loro modelli di business a scenari di mercato sempre più complessi investendo in certificazioni di prodotto e del personale, nonché in pratiche di sostenibilità ambientale: il 39,5% delle imprese ha installato impianti più efficienti dal punto di vista energetico e il 12,6% ha scelto l’isolamento termico degli edifici.

Confartigianato si impegna perciò a sostenere le imprese locali nell’accesso all’Albo nazionale e a promuovere iniziative di valorizzazione che possano rafforzare l’intero comparto artigiano. Ciò si inserisce peraltro in un momento di confronto sull’attività di programmazione turistica 2025-2027 della Regione Veneto, che coinvolge le associazioni datoriali, tra cui Confartigianato, nella quale le imprese dell’artigianato possono essere coinvolte e diventare protagoniste di nuovi itinerari turistici, favorendo così percorsi “esperienziali” portatori di valori. I decreti attuativi e il cronoprogramma dovranno rendere efficace in tempo brevi tale strumento, consentendo di sfruttarlo al meglio in vista della prossima stagione estiva e turistica.