ALLA SCUOLA DI POLITICA ED ECONOMIA DI CONFARTIGIANATO VICENZA UN CORSO SUI CAMBIAMENTI IN ATTO NELLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI
Dal 24 settembre a fine novembre
Un corso dedicato a conoscere meglio le realtà locali e i cambiamenti in atto nelle amministrazioni, con particolare attenzione alle decisioni che coinvolgono direttamente cittadini, famiglie e imprese. È quanto propone Confartigianato Vicenza attraverso la Scuola di Politica ed Economia ai suoi delegati comunali con un corso della durata di due mesi, dal 24 settembre sino a fine novembre.
L’idea di tale ciclo nasce dalla constatazione che i Comuni sono in fase di notevole cambiamento, sotto tutti gli aspetti. Sono in corso, infatti, processi di aggregazione, di razionalizzazione dei servizi erogati, nonché una evoluzione legislativa delle competenze assegnate alle amministrazioni civiche, non ultime quelle sulla tassazione locale. Confartigianato Vicenza è particolarmente coinvolta in tale processo, perché da sempre la piccola impresa è radicata nel territorio: sono infatti più di duecento gli artigiani che la rappresentano presso gli enti locali.
“Molte delle tassazioni che incidono sulle imprese, e sui cittadini, sono di tipo municipale. Penso ad esempio, all’Imu e alla Tares per le quali è fondamentale l’intervento dei rappresentanti territoriali di Confartigianato per portare le istanze delle imprese. La presenza, infatti, dei delegati dell’Associazione anche nelle realtà più piccole riveste sempre più importanza non solo in termini di proposta ma anche di attenzione verso le politiche comunali”, spiega Virginio Piva vice presidente di Confartigianato Vicenza con delega al territorio.
Il corso, articolato in sedici incontri, intende dunque approfondire il tema del cambiamento, comprenderne meglio le linee e individuarne gli scenari. In pratica, si affronteranno temi come: i poteri e le prerogative in capo al Comune ora e in futuro; come funziona la macchina comunale, con quali strutture e quali limiti; come si realizzerà il processo di unificazione dei Comuni; quali competenze e strumenti essi avranno in materia di pianificazione del territorio; la pianificazione e riorganizzazione strategica del territorio sulla base delle direttive europee che saranno recepite secondo i fondi strutturali 2014/2020; come i portavoce dell’imprenditoria possono interagire con i rappresentanti pubblici in processi di condivisione delle decisioni.