L’alta via della grande guerra: un’escursione con valenza storica
Nello stemma della Provincia di Vicenza sono raffigurati i quattro Sacrari militari del territorio (Pasubio, Cimone, Asiago, Grappa), e ora a “unirli” sta l’Alta Via della Grande Guerra, presentata di recente anche al Parlamento Europeo.
È un percorso escursionistico di valenza storica, culturale e ambientale che raccorda luoghi che rappresentano il fulcro tangibile della nostra memoria, un itinerario di montagna tra i più suggestivi d’Europa, certo il più carico di storia. Storia di guerra, qui combattuta aspramente per consentirci oggi di vivere la pace.
Provincia di Vicenza e Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni sono i due enti che hanno gestito il progetto dell’Alta Via della Grande Guerra, nato per ricordare, come sottolineato da Andrea Nardin, presidente della Provincia, “i fatti di cui sono state protagoniste le nostre montagne, e soprattutto per tramandare la memoria ai più giovani, perché non dimentichino mai che la pace e la libertà sono valori che vanno difesi ogni giorno.”
Nell’Alta Via della Grande Guerra (AVGG) dai quattro Sacrari militari di Pasubio, Cimone, Asiago e Grappa si diramano oltre 200 chilometri di sentieri che permettono di raggiungere vari siti che negli ultimi anni sono stati oggetto di interventi di recupero e valorizzazione e oggi rappresentano un vero e proprio “museo all’aperto”. Ovvero l’Ecomuseo Grande Guerra, che si compone di edifici della memoria (Sacrari militari, musei, centri visita), campi aperti (areali del Pasubio, Novegno, Priaforà, Cimone, Ortigara, M. Zebio, Melette, M. Fior e Castelgomberto, M. Cengio, eccetera), fortezze italiane (forti Corbin, Campolongo, Interrotto, Verena, Lisser) e austroungariche nel limitrofo altipiano delle Vezzene (forti Luserna, Belvedere, Spitz di Vezzena).
Grazie al progetto sono stati realizzati interventi di manutenzione dei sentieri e di vie d’accesso, recupero di baraccamenti e ricoveri, postazioni di artiglieria, lapidi e cippi commemorativi. Le aree d’interesse sono state bonificate da eventuali residuati bellici e ripulite con taglio degli arbusti e della vegetazione infestante, i tratti pericolosi o pericolanti sono stati messi in sicurezza. Per una maggiore fruibilità e comprensione dei fatti accaduti, sono state posizionate tabelle informative e un’adeguata segnaletica. L’importo del progetto ammonta a circa 1 milione di euro, in buona parte finanziato dalla Regione Veneto (circa 700.000 euro, fondi del Ministero dei Beni Culturali) e per il resto a carico di Provincia e Comuni.
L’Alta Via della Grande Guerra è anche un percorso escursionistico di valenza ambientale, percorribile in più giornate e in più tratte, adatto alle famiglie, ai bambini e accessibile in molti tratti anche alle persone con disabilità, opportunamente equipaggiate e accompagnate. Ed è un modo “per riscoprire il cammino nel silenzio dei boschi, trascorrendo una notte in baita o gustando nei rifugi i sapori intensi della cucina di montagna, vivendo appieno un territorio unico al mondo. Con ricadute turistiche importanti che sono strettamente collegate alla riqualificazione del tessuto economico e sociale di paesi, contrade ed elementi puntuali del territorio come rifugi, baite, agriturismi”.
AVGG intende infatti essere anche un’azione di promozione dell’offerta turistica locale con la possibilità, grazie anche ai finanziamenti europei, di recuperare malghe, baite, rifugi, alberghi individuati nella cartografia di progetto come elementi di appoggio nelle varie tratte di percorrenza del sentiero. Per raggiungere questo ulteriore obiettivo, la Provincia di Vicenza ha sottoscritto un accordo con il Bim Bacchiglione che, attraverso l’agenzia Alda, si occupa di far conoscere e sviluppare il progetto.
Il percorso in dettaglio
Il progetto Alta Via della Grande Guerra è descritto nel sito avgg.provincia.vicenza.it
Ne riportiamo una sintesi relativa al tracciato.
“Il percorso dell’Alta Via della Grande Guerra è di circa 200 km da percorrere in 18-21 giorni; vi consigliamo di studiare il percorso e crearvi le tappe in base alle vostre capacità e al vostro allenamento con punti di appoggio nei centri turistici, alberghi, rifugi, e malghe che diano la possibilità del pernottamento. Qui vi condividiamo la suddivisione del percorso principale effettuata in considerazione della capacità media di un camminatore pari a circa 10-12 km/giorno; in alcuni punti ci sono dislivelli significativi, pertanto consigliamo di farvi accompagnare da una guida e di tenere sempre presente le regole fondamentali dell’escursionismo in sicurezza.
Le tratte individuate sono così riassunte:
AMBITO MONTE PASUBIO
1) Bocchetta Campiglia – Strada 52 Gallerie – Rifugio Papa;
2) Monte Pasubio – Sacrario Pasubio – Rifugio Balasso;
3) Rifugio Balasso – Malga Busi – Rifugio Passo Xomo;
4) Passo Xomo – Monte Novegno/Monte Priaforà – Castana (Albergo Gek o Irma).
AMBITO MONTE CIMONE
1) Castana – Strada degli Alpini – Monte Cimone – Sacrario di Monte Cimone – Tonezza;
2) Tonezza – Pedescala – Forte Corbin – Monte Cengio – Tresche Conca.
AMBITO ALTOPIANO ZONA OVEST
1) Tresche Conca – Strada del Trenino – Canove (museo) – Sacrario di Asiago;
2) Asiago – Forte Interrotto – Monte Zebio (malga/rifugio Stalder – Bivacco dell’Angelo);
3) Monte Zebio – Monte Colombara – Monte Zingarella – Malga Galmarara.
AMBITO ALTOPIANO ZONA EST
1) Malga Galmarara – Bivio Italia – Monte Ortigara – Piazzale Lozze (Rifugio Cecchin) – Rifugio Adriana;
2) Rifugio Adriana – Pra Campofilone – Sentiero del Silenzio – Rifugio Campomuletto/ Campomulo;
3) Rifugio Campomuletto/ Campomulo – Malga Slapeur – Monte Fior/Castelgomberto – Malga Lora – Foza;
4) Foza (museo) – Stoccaredo – Monumento Sarfatti – Col del Rosso/ Col d’Ecchele / Col Valbella – Sasso di Asiago (museo).