ANZIANITÀ BUS IN VENETO. IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA LA MODIFICA ALLA NORMATIVA DI SETTORE
Beccherle e Garbellini: “Un grazie sincero a tutto il Consiglio Regionale che,
accogliendo le richieste della categoria, pone fine a 2 anni di incertezze.
“Un grazie sincero a tutto il Consiglio Regionale del Veneto che, chiamato dalle organizzazioni maggiormente rappresentative del settore Bus Operator ad un atto di responsabilità, ha risposto positivamente approvando oggi pomeriggio l’articolo 12 della legge finanziaria regionale 2013 contenente le modifiche alle leggi regionali in materia di noleggio con conducente e di autoservizi atipici. Si è così evitato, al nostro territorio, un enorme danno economico ed occupazionale”. Lo dichiarano soddisfatti Mauro Beccherle e Tiziano Garbellini, Presidenti di Confartigianato Bus-Operator del Veneto e ANAV Veneto che spiegano: “Il testo del provvedimento approvato oggi, permette di salvaguardare i mezzi esistenti adibiti al noleggio fino ai 30 anni dalla prima immatricolazione a differenza del limite di 15 anni previsto dalla normativa regionale di settore. Ci teniamo a precisare che –proseguono i due Presidenti -, unica in Italia, la LR n°11 avrebbe costretto le 380 imprese del settore a rottamare 650 bus con 15 anni di anzianità (il 26,5% del loro attuale parco macchine)”.
“Per fortuna –dichiarano- la ragione ha prevalso sulla norma. Il termine che veniva imposto infatti, era eccessivo. I nostri mezzi possono operare tranquillamente in quanto sottoposti a controlli, manutenzioni e revisione annuali tali da garantire la loro piena efficienza e sicurezza. Inoltre in un periodo di crisi quale quello attuale sarebbe stato un colpo talmente duro per il settore da causare la chiusura di gran parte degli operatori. 800 i posti di lavoro che erano a rischio senza contare i titolari, soci e collaboratori delle imprese che avrebbero dovuto chiudere”.
“C’è anche un secondo motivo di soddisfazione. L’emendamento approvato –concludono Beccherle e Garbellini estende il limite a 30 anni per i mezzi adibiti al servizio di scuolabus. Vengono così recepite, anche in questo caso, le considerazioni proposte dalla categoria in merito. Si tratta di una modifica resa necessaria per salvaguardare le nostre imprese”.