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ARTIGIANATO E DESIGN SI INCONTRANO ALL’IMV

Dal 22 al 31 luglio l’Italian Makers Village ospita ArtigianDesign, un percorso espositivo che racconta con tre mostre il meglio della manifattura innovativa. Una rassegna delle produzioni artigiane di diversi settori accomunate dall’originalità nel design e dalla capacità di esprimere il saper fare italiano come incontro tra innovazione e tradizione e come fusione tra qualità e personalizzazione. Una prima mostra proporrà 23 dei 26 prodotti manifatturieri selezionati per il concorso “Confartigianato Design Awards” sul tema “nutrire il futuro: energie dalla tradizione”. Il concorso ha lo scopo di valorizzare la capacità dell’artigianato di italiano di rinnovare le proprie tradizioni, di lavorare con tecnologie e materiali innovativi, di offrire un elevato livello di personalizzazione, di coniugare manualità e innovazione, creatività ed esperienza. 23 progetti da 9 regioni chiamati a rappresentare l’eccellenza in settori manifatturieri come la meccanica, gli accessori, i complementi d’arredo, gli utensili. Oggetti di uso comune che l’artigenialità ha saputo trasformare in capolavori innovativi di design, belli, eleganti, ecologici e funzionali. Tra i progetti esposti primeggiano i 6 “campioni” veneti: i due lettini del progetto “Cullami” del Consorzio Cortina Turismo. Culle disegnate da designer internazionali e realizzate da aziende artigiane cortinesi, ideate all’insegna della reinvenzione dell’oggetto per garantire non una, ma più “vite” a una culla che si evolve con l’età del bambino, senza dimenticare le tecniche tradizionali di realizzazione del prodotto. Ci sono le scarpe su misura prodotte “a distanza” da The Italian Cobblers, la rete di otto calzolai partita da Verona e aggregati attorno al foots-canner, e Moon, il sottopentola dal carattere ‘lunare’ costellato da piccoli crateri che, a differenza della luna, sono di dimensioni funzionali ad un secondo scopo: dosare la pasta realizzato dalla Scandola Marmi di Stallavena di Grezzana. Troviamo poi Timber, una panca libera di muoversi nello spazio, in grado di ridisegnare e modellare l’ambiente nel quale è inserita creando piccole aree per la collettività in locali pubblici, ma utilizzabile anche in particolari spazi abitativi creata dalla Bedont di Pianezze, azienda che vanta quasi ottant’anni di esperienza nella produzione di sedie e tavoli in legno ed infine il “Gioiello di Vicenza”. Un modello tridimensionale del nucleo rinascimentale della città, ricostruito con modernissime tecnologie 3D dall’Argenteria Carlo Rossi di Vicenza dopo oltre duecento anni dal trafugamento dell’originale per mano delle truppe napoleoniche nel 1797. Esso rappresentava un ex voto forse progettato dal Palladio e realizzato dall’orefice Capobianco, voluto e donato dai vicentini alla Madonna di Monte Berico per la scampata peste del 1578. Altre produzioni degne di nota: il prototipo di moto Cheiron, futuristica, leggera e interamente assemblata con viti e incastri; 3DOM, un mezzo di trasporto individuale a pedale, su tre ruote, studiato per essere condotto senza manubrio e guidato ruotando la testa; Kalorina, la caldaia elettronica policombustibile a biomassa per riscaldare o produrre acqua sanitaria in modo sostenibile. Ampio spazio anche ai complementi d’arredo, con oggetti che coniugano design e funzionalità: Frescosole, il lettino rinfrescante ad aspersione nebulizzata che si alimenta ad energia solare; Caos, la credenza in massello di rovere a geometria casuale; l’organo portatile; il Bastoncino, un recupero di scarti di falegnameria diventati corpo illuminante. Parte dell’esposizione è dedicata agli oggetti da cucina, come i vasi poliedrici multiuso, le “pentole retrò” dalle forme rivisitate, il poli-contenitore in vetro con un solo coperchio e Tuberpack, lo scrigno per la conservazione ottimale del tartufo bianco.