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ARTIGIANATO: INFORTUNI IN CALO NEL VENETO E NEL VICENTINO. LA GESTIONE E’ IN FORTE ATTIVO MA I PREMI INAIL … NON DIMINUISCONO

08/07/2009ARTIGIANATO: INFORTUNI IN CALO NEL VENETO E NEL VICENTINO. LA GESTIONE E' IN FORTE ATTIVO MA I PREMI INAIL … NON DIMINUISCONOSono state poco al di sopra delle 15 mila, nel 2008, le denunce di infortuni avvenute nelle imprese artigiane venete, con un sensibile calo registrato anche nel Vicentino. L'anno scorso, in base ai dati Inail, gli infortuni nelle ditte artigiane del Veneto sono stati infatti 15.546, con un calo di oltre 2.000 unità rispetto ai 17.620 del 2007: meno 11,8%. Per quanto riguarda Vicenza si è scesi da 3.279 a 3.011, con un calo percentuale, quindi, superiore all'8%.Positivo il commento di Claudio Miotto, presidente della Confartigianato regionale: «L'artigianato – dichiara – sta contribuendo in modo determinante al calo degli infortuni nelle imprese venete. Le denunce per la totalità delle aziende infatti, esclusa l'agricoltura, sono scese di quasi 6mila unità, quindi un terzo del risultato è dovuto al nostro settore». Soddisfatto anche il presidente dell'Associazione Artigiani Confartigianato di Vicenza, Giuseppe Sbalchiero, che invita, in questo campo, a porsi obiettivi sempre più ambiziosi: «Adesso – sottolinea – occorre partire da questi dati per mettere a punto una politica tariffaria e di contrasto agli infortuni che coinvolga sempre più, oltre alle categorie e all'Inail, una serie di soggetti pubblici e privati sul territorio».Così come per quello veneto, anche per l'artigianato vicentino il calo degli infortuni non è una novità: dal 2004 a oggi, ogni anno se ne è infatti registrato un costante e sempre più sensibile calo: basti notare che tra il 2004 e il 2005 si ebbero 142 eventi in meno, mentre tra il 2007 e il 2008 il calo degli infortuni è stato di 268 unità. «Tutto questo – ribadisce il presidente Sbalchiero – unito al fatto che l'artigianato è una voce sempre più consistente del profilo economico veneto, il che rende ancora più positivo e significativo il calo registrato. A livello veneto, infatti, gli addetti registrati all'Inail in Veneto sono oltre 351mila, cioè più del 21% del totale; ma la percentuale di infortuni dell'artigianato è solo del 16%». L'impegno dell'Associazione Artigiani è costante e diretto, in un fronte unico con la Confartigianato regionale e nazionale: «Basti pensare – sottolinea Sbalchiero – all'attività intensa di prevenzione degli infortuni svolta dalla Ceav, la Cassa edile dell'Artigianato che fa capo alla Confartigianato ed è la più grande d'Italia. Ovviamente, occorrono provvedimenti coerenti con questi obiettivi. Ad esempio, va sanata l'assurda sperequazione che vede gli imprenditori artigiani versare premi assicurativi tre volte superiori rispetto alle prestazioni ricevute dall'Inail: uno stato di cose che ha portato a un avanzo della Gestione dell'Artigianato all'Inail estremamente elevato, che dovrà essere utilizzato per aumentare le prestazioni, per ridurre il costo del lavoro, per finanziare azioni e progetti volti ad accrescere la sicurezza sui luoghi di lavoro».