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ARTIGIANATO VENETO – SIGLATO L’ACCORDO REGIONALE PER DETASSAZIONE STIPENDI DIPENDENTI

Cresce il salario dei dipendenti delle imprese artigiane del Veneto. Grazie all’accordo interconfederale siglato quasi in contemporanea con l’analogo accordo nazionale tra Confartigianato, Cna e Casartigiani del Veneto e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, gli oltre 185mila lavoratori dipendenti delle imprese artigiane venete godranno di una detassazione che alleggerirà il peso fiscale di alcune voci retributive, come ad esempio il lavoro straordinario e i sistemi di orario flessibili introdotti negli integrativi regionali.

«Si tratta – dichiara il presidente Giuseppe Sbalchiero – di una importantissima primizia veneta che va incontro a uno dei problemi più sentiti nel nostro Paese: l’eccessiva forbice tra il percepito in tasca da parte del lavoratore e il salario lordo in busta paga. Siamo felici di essere riusciti a contribuire in parte ad aumentare lo stipendio dei nostri collaboratori senza per giunta gravare sul costo delle nostre imprese. Mi sento di ringraziare per questo le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil regionali che hanno una volta di più dimostrato che le relazioni sindacali in questa regione sono dieci passi avanti rispetto al resto d’Italia».
L’accordo precede l’identificazione delle voci della busta paga che potranno godere di una imposta sostitutiva del 10% e che equivale nel peggiore dei casi – cioè per salari inferiori ai 15mila euro annui – a una minore imposizione del 13%. Variazione che cresce ovviamente al crescere dello scaglione Irpef.  A differenza di quanto previsto dagli accordi di questo genere siglati negli altri comparti produttivi – come ad esempio quello per gli industriali – quello per l’artigianato veneto vale per tutte le imprese che applicano i contratti collettivi artigiani e per tutti i settori ivi compresa l’edilizia. Ciò indipendentemente dalla adesione o meno a una associazione di categoria.
«Abbiamo voluto così rappresentare – conclude Sbalchiero – l’idea di un sistema artigiano che si pone nel suo insieme, anche grazie agli strumenti della bilateralità, interlocutore delle organizzazioni sindacali permettendo così a oltre 185mila dipendenti delle nostre aziende di usufruire dell’imposta sostitutiva».