Assicurazioni e 110%: due nuovi strumenti a favore delle imprese
Confartigianato Imprese Vicenza ha rinnovato l’intesa con ITAS Mutua e accordo con Banca delle Terre Venete Credito Cooperativo.
La prima prevede prodotti “su misura” per la piccola impresa anche riguarda all’importante tema della Sicurezza aziendale, il secondo riguarda la cessione del credito sugli interventi di riqualificazione edilizia (Superbonus) e per condizioni di favore sui prestiti. Due nuovi strumenti a favore delle imprese.
Un “ombrello” assicurativo per ogni esigenza
Proporre servizi quanto più rispondenti alle esigenze dei diversi settori e delle attività produttive: con questo spirito è stato rinnovato l’accordo tra Confartigianato Imprese Vicenza e ITAS Mutua, realtà del mondo assicurativo vicina ai bisogni della comunità e capace di offrire una vasta gamma di soluzioni che possono adattarsi alle specifiche necessità anche delle aziende. Non solo: ITAS lavorerà in sinergia con l’Area Sicurezza di Confartigianato Vicenza, con i propri agenti presenti nei Mandamenti, per verificare concretamente il grado di rischio dell’azienda, che potrà risparmiare nei casi di livelli di sicurezza buoni ed elevati.
Sul versante assicurativo, sarà la società dedicata Savitas Srl a fornire servizi di consulenza personalizzata sui prodotti ITAS, per una analisi del fabbisogno assicurativo di ciascuna persona o impresa artigiana iscritta: dalle coperture legate all’attività, ai rischi della professione, ai beni di proprietà o in uso, fino all’ambito dei rischi personali e della famiglia, le proposte sono molte.
“L’articolato mondo dell’artigianato – commenta Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza – presenta per sua natura molteplici situazioni: da chi lavora solo, a chi ha aziende più strutturate, da chi deve spostarsi quotidianamente a chi ha attività più ‘stabili’, fino agli artigiani che operano nei settori dell’ICT. Ognuno di loro ha esigenze e problematicità diversificate, e quindi anche conseguenti richieste in tema di assicurazione. Con il rinnovo dell’accordo, l’obiettivo è proprio quello di fornire prodotti assicurativi quanto più rispondenti alle realtà e necessità delle aziende, ma anche di quanti gravitano attorno ad esse: gli stessi artigiani, i loro famigliari e i dipendenti”.
Dal canto suo Alberto Rossi, direttore centrale ITAS, osserva: “Il rinnovo di questo protocollo d’intesa è frutto dell’ottima collaborazione avuta fino ad oggi con Confartigianato Vicenza. ITAS è particolarmente attenta alle specifiche esigenze delle diverse categorie professionali ed è in grado di offrire una risposta puntuale anche a bisogni molto diversi tra loro. È nel dna della nostra Mutua, infatti, cucire un servizio su misura che vada oltre le logiche dei grandi numeri, per garantire a ogni socio assicurato sicurezza e protezione, anche in ambito welfare, sia per la propria attività e per i propri dipendenti, sia per la vita dei propri cari.”
Fondata nel 1821 con sede a Trento, ITAS è la compagnia assicuratrice più antica d’Italia ed è una delle poche mutue presenti.
La rete commerciale di ITAS vanta oggi oltre 630 agenti distribuiti sul territorio nazionale che con dipendenti, subagenti e collaboratori, danno vita a un esercito di 6.000 persone pronte ad offrire un servizio puntuale e su misura agli oltre 880mila soci assicurati. Attraverso l’assicurazione di tipo mutualistico la Compagnia ha mantenuto vivo lo spirito solidaristico e l’aiuto reciproco tra le persone.
Al centro del suo operato ci sono i soci assicurati e i loro bisogni di protezione e sicurezza: dalla protezione dell’attività alla sicurezza dei propri cari, dalla prevenzione degli imprevisti al risparmio per il futuro, le soluzioni assumono forme sempre più all’avanguardia.
La Banca “acquista” i crediti fiscali
Confartigianato Imprese Vicenza (attraverso il “general contractor” creato ad hoc) e Banca delle Terre Venete Credito Cooperativo hanno sottoscritto un accordo che ha come oggetto i crediti fiscali previsti per la riqualificazione degli immobili, con particolare attenzione al Superbonus 110%. La norma infatti prevede che chi effettua un lavoro di ristrutturazione, di riqualificazione energetica, di adeguamento alle norme anti sismiche, o più interventi legati al Superbonus 110%, possa beneficiare delle relative detrazioni fiscali, oppure cedere il credito d’imposta all’impresa che ha effettuato l’intervento, o agli istituti bancari. Da qualche mese, in seno a Confartigianato è nata una società che si occupa di accompagnare imprese e i loro committenti lungo il percorso di realizzazione degli interventi sfruttando tutte le opportunità di incentivazione, a partire dagli studi di fattibilità fino proprio alla cessione del credito d’imposta. Con l’accordo sottoscritto, valido fino al 30 giugno 2022, la Banca si è resa disponibile ad acquistare tali crediti, stanziando un plafond di 5 milioni di euro complessivi. Non solo: Confartigianato ha inoltre definito con l’istituto di credito un accordo in merito alle condizioni da applicare per i prestiti ai propri associati e al “general contractor”.
“Riteniamo che le misure introdotte dal Decreto Rilancio – ha spiegato il presidente di Banca delle Terre Venete, Gianfranco Sasso – possano dare un forte impulso al sistema economico e, come banca del territorio, è nostra intenzione favorire le famiglie e le imprese locali, affinché il patrimonio residenziale venga valorizzato nell’ottica del risparmio energetico e dell’efficientamento antisismico. L’accordo sottoscritto ci permette di collaborare con le imprese artigiane, sia per l’acquisto del credito d’imposta, sia per finanziare le opere. Inoltre, potremo indirizzare al ‘general contractor’ di Confartigianato Vicenza i nostri clienti che necessitano di imprese e/o tecnici qualificati per effettuare i lavori e beneficiare dei bonus fiscali”.
“Questo accordo rappresenta per noi un tassello importante verso la riqualificazione del territorio e il rilancio di molti settori artigiani – ha commentato a sua volta Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza-. Quando le nostre imprese hanno bisogno di un sostegno reale e concreto, noi ci siamo anche con strumenti come questo. L’occasione offerta dal Superbonus 110% è davvero unica: abbiamo la possibilità di valorizzare il patrimonio edilizio secondo i nuovi principi della sostenibilità, il che porta a un aumento del valore degli stessi immobili, a minor consumo del suolo per nuove costruzioni e ulteriore attenzione all’ambiente, favorendo nel contempo la spinta all’innovazione di tutto il Sistema Casa. Anche per questi motivi abbiamo ribadito che la misura non dovrebbe essere a ‘scadenza’ ma continuativa e auspicabilmente estesa anche agli immobili produttivi, altrettanto bisognosi di interventi di riqualificazione”.