AUMENTI ACCISE CARBURANTI – VENDRAME (TRASPORTATORI VENETI): “STOP ALLA “PACE SOCIALE” SE NON SI CAMBIA REGISTRO”
Un mezzo di 440 q.li di peso complessivo che percorra 150.000 km annui (percorrenza media minima perché il mezzo si ripaghi) e abbia un consumo di 3 km/litro, “beve” 50.000 litri di gasolio. 1 centesimo di euro di accise in più sul gasolio quindi, “pesa” su ogni singola motrice per 500 euro all’anno.
È veloce a fare i conti Danilo Vendrame, presidente di Confartigianato Trasporti del Veneto, che dichiara: «A conti fatti l’autotrasporto diventa suo malgrado il principale sponsor degli eventi culturali di questo bizzarro Paese e se ciò non bastasse, a breve, potrebbe essere chiamato anche a finanziare le opere idrauliche del Veneto. Non si tratta quindi di un “piccolo” sacrificio come ha dichiarato il Sottosegretario alla PCM Gianni Letta, ma di una salassata che potrebbe aggirarsi intorno ai 3.500/4.000 euro annui a camion (2 o 3 centesimi per il FUS e 5 di tassa di scopo regionale). Cifra difficilissima se non impossibile da recuperare per le nostre imprese. I committenti sono anch’essi in difficoltà e quindi, anziché accordarci aumenti, ci chiedono semmai di ridurre le tariffe».
«Ci stanno uccidendo piano piano, giorno per giorno – commenta amareggiato Vendrame -. Le nostre aziende di autotrasporto non sono più competitive. Molti nostri colleghi preferiscono perdere 50 euro al giorno (quanto in media costa un camion tra bollo, assicurazioni varie eccetera) e tenere in piazzale i mezzi piuttosto che vedere lievitare le perdite lavorando».
«Riteniamo assurda l’introduzione di nuove accise – sottolinea il Presidente – che va nella direzione opposta alle nostre richieste di un immediato intervento del Governo teso ad alleggerire il costo fiscale per le imprese che effettuano la vezione impennatosi per la recente crisi nel nord Africa e non solo. Come Confartigianato Trasporti del Veneto – conclude Vendrame – appoggiamo in pieno la decisione di Unatras di procedere anche alla disdetta della pace sociale, come prima iniziativa da assumere, qualora da parte del Governo non si dessero risposte alle esigenze delle nostra categoria».
Negli ultimi anni la crisi ha colpito molto duramente il comparto.
Il saldo tra imprese artigiane nate e cessate è da almeno 5 anni estremamente negativo; oggi in Veneto sono meno di 10mila le imprese artigiane inscritte all’Albo (esattamente 9.665) con un parco mezzi medio di 4-6 camion ciascuna.