L’autoriparazione si racconta ai giovani all’incontro con IVL e FICIAP
Scollamento tra formazione in aula e pratica in impresa. Calo demografico. Quali profili cercano le aziende e cosa chiedono i giovani oggi per ridurre il gap tra domanda e offerta di lavoro.
Questi i temi affrontati nel corso dell’incontro “Giovani autoriparatori cercasi” promosso dalla categoria di Confartigianato Imprese Veneto in collaborazione con IVL (Istituto Veneto Lavoro) e F.I.C.I.A.P. (Federazione Centri Istruzione e Addestramento Professionale) del Veneto. Obiettivo della riflessione, fornire strumenti di lettura e spunti agli artigiani autoriparatori, come detto, per meglio incrociare domanda e offerta di lavoro, in un momento storico particolarmente complesso, contraddistinto dalla difficoltà di reperire nuovi lavoratori qualificati e da aziende in fase di ‘trasformazione’ per meglio rispondere alle esigenze del mercato.
LA SINTESI
Il punto della situazione
Punto di partenza, la recente indagine condotta da IVL per conto di Confartigianato Veneto, su un campione di oltre 600 apprendisti, circa motivazioni, aspettative ed elementi che deve portare il lavoro ai giovani e cosa loro vorrebbero da un’azienda. Anche in questo caso, come molte altre indagini sul cambiamento della “percezione del lavoro” tra i giovani, è emerso che la logica del salario non sembra essere l’unica carta d’interesse. Senso di appartenenza, coinvolgimento, tempo libero e apprezzamento: sembrano queste le motivazioni che interessano di più i giovani di oggi, ma che sono lontane dall’esperienza della gran parte degli imprenditori.
Questione anche generazionale, oltre che figlia del periodo post Covid e della conseguente incertezza: per questo diventa importante individuare le modalità formative migliori per accompagnare gli artigiani a essere più “guida” e meno “capo”. Nel seminario si è quindi parlato di come agganciare domanda e offerta di lavoro, tema che rientra nella più ampia e articolata agenda che Confartigianato Veneto si è data al fine di individuare percorsi per formare e informare i titolari a gestire le giovani generazioni e a sviluppare iniziative che possano far crescere l’attrattività dell’impresa artigiana.
Cambiano i lavoratori, ma anche le imprese
Il mercato del lavoro vive anni di grandi trasformazioni. Le ragioni per cui domanda e offerta faticano a incontrarsi sono molteplici, ed è giusto leggere questo fenomeno da più punti di vista: indagando sui “desiderata” delle nuove generazioni di lavoratori, cercando di individuare i percorsi che i ragazzi intraprendono al termine degli anni delle superiori, offrendo un focus sui possibili strumenti contrattuali. C’è da aggiungere che non solo i lavoratori, ma anche le stesse imprese di Meccatronica e Carrozzeria sono ambienti molti diversi da quelli che erano un tempo: la professione infatti si sta adeguando alle richieste del mercato e sull’onda delle nuove tecnologie. Sarebbe importante far comprendere ai giovani che il lavoro in officina non è più quello della generazione dei loro genitori: stanno cambiando gli strumenti di lavoro, il rapporto con il cliente, la tipologia di veicoli sui quali si interviene, le opportunità di crescita professionale.
Per Orazio Zenorini, presidente di F.I.C.I.A.P. Veneto, si tratta prima di tutto di un problema di “narrazione”, nel senso che persistono nell’immaginario collettivo alcune visioni, ormai sorpassate, dell’artigianato e dell’artigianato. Un passo importante da fare, quindi, è sicuramente quello di una comunicazione delle imprese che vada a rompere certi schemi mentali, avvicinando quanto più possibile i giovani all’artigianato utilizzando strumenti, per esempio stage estivi, che permettano loro di entrare nei luoghi di lavoro e “toccare con mano” quanto lì si fa. Perché – ha aggiunto l’esperto – gli stessi imprenditori in questi ultimi anni, complici anche le nuove tecnologie, sono cambiati nel modo di lavorare e organizzare il lavoro (per esempio, acquisisce sempre più peso il ‘servizio al cliente’). In questo contesto Confartigianato può davvero giocare un ruolo di primo piano con momenti formativi per le imprese sul tema, iniziative legate all’Orientamento e la promozione degli ITS e dell’intero sistema professionalizzante, come sta già facendo, ma anche continuando a ribadire agli enti competenti che momenti come stage, Apprendistato e Sistema duale vanno valorizzati e organizzati in maniera migliore e strutturale.
I relatori
Oltre a Massimo Speri e Alessandro Marin, presidenti di Confartigianato Veneto della Federazione Autoriparazione il primo e dei Meccatronici il secondo, all’incontro sono intervenuti: Franca Bandiera, direttrice dell’Istituto Veneto per il Lavoro; il già citato Orazio Zenorini, presidente di F.I.C.I.A.P. Veneto (ente di Formazione Professionale e Servizi al Lavoro che rappresenta oltre 36 Centri di Formazione Professionale che formano ogni anni più di 9mila giovani e più di 4mila adulti), ed Elena Zanella dell’Area Contrattuale di Confartigianato Veneto.