AUTOTRASPORTO, I 5 CENT CHE TRABOCCANO IL VASO
Faresin: ”insostenibile! Rispetto allo scorso anno, 1milione di vecchie lire in più ogni pieno”
“E’ vitale per il mondo dell’autotrasporto che il Governo vari subito misure a favore della riduzione del prezzo dei carburanti introducendo l’accisa mobile, la sterilizzazione dell’iva sulle accise e dando maggior impulso alla liberalizzazione della distribuzione carburanti”. Lo dichiara Maria Teresa Faresin leader della Confartigianato trasporti del veneto che prosegue “una misura a favore non solo della categoria, ma volta a calmierare anche i prezzi dei prodotti al consumo e quindi a tenere sotto controllo l’inflazione”.
Negli ultimi 14 mesi gli autotrasportatori si sono trovati a fare i conti con un aumento esponenziale dei costi del carburante. Dal febbraio 2011 il prezzo al litro del gasolio per autotrazione è passato dai 1.399 € per litro ai quasi 1.9 € se dovesse passare la nuova accise per la protezione civile. Un aumento del +36%.
“5 centesimi di accisa di troppo –sbotta la Faresin- che rischiano di essere la classica goccia che fa traboccare il vaso. Non è infatti possibile in questo momento di crisi per le nostre imprese, in particolare quelle artigiane, recuperare il milione di vecchie lire che ci costa in più ogni “pieno” delle motrici. Si pensi che l’incidenza del prezzo del gasolio sui costi complessivi di un’azienda di autotrasporto, è passata dal 33% del 2009 all’odierno 50% circa. Le nostre imprese sono in fortissima difficoltà e il prezzo del carburante, la crisi di liquidità fomentata dalle banche e da un generalizzato prolungamento dei tempi di pagamento da parte dei nostri committenti, deve poter trovare nell’azione del Governo non un ulteriore limite bensì segnali concreti che lascino sperare in un miglioramento.
“Senza tenere conto poi che –prosegue la Faresin- c’è il rischio di avere gravi ripercussioni soprattutto sul consumatore finale. Oltre l’85% delle merci in Italia viaggia su gomma. L’aumento dei costi per le aziende di trasporto si ripercuotono anche sui beni di consumo con il conseguente aumento dell’inflazione che rischia seriamente di impennarsi ed incidere negativamente sulla recessione in atto”
“Al Governo –conclude la Faresin- chiediamo tre azioni precise: l’introduzione dell’accisa mobile, la sterilizzazione dell’iva sulle accise ed un maggior impulso alla liberalizzazione della distribuzione carburanti”.
Negli ultimi anni la crisi ha colpito molto duramente in comparto.
Il saldo tra imprese artigiane nate e cessate e da 6 anni estremamente negativo:
Oggi in Veneto sono meno di 10mila le imprese artigiane inscritte all’Albo (esattamente 9.254) con un parco mezzi medio di 4-6 camion ciascuna.