Autotrasporto, Igor Sartori (Confartigianato): il no della Ministra De Micheli su accise gasolio atto dovuto. Urgente ripristinare agevolazioni per Euro 3 e mantenere quelle per euro 4 per un anno
15 ottobre 2020
Anche da Vicenza soddisfazione per il no della Ministra dei Trasporto, Paola De Micheli, a qualsiasi ipotesi di aumento delle accise sui carburanti. Ma non basta, secondo il presidente degli Autotrasportatori vicentini, Igor Sartori, di Confartigianato Imprese Vicenza.
“Il no deciso della Ministra è positivo ma anche un atto scontato e dovuto. Quello che ci aspettiamo davvero è che prenda provvedimenti immediati per il ripristino delle agevolazioni agli euro 3, scadute il 1 ottobre scorso, e si impegni a mantenere quelle per gli euro 4, in scadenza il 1 gennaio 2021, almeno per un anno”.
Le affermazioni della Ministra sulle accise hanno sgombrato il campo da alcune scellerate ipotesi avanzate da un altro esponente di Governo nelle scorse settimane.
“Il carburante è una delle voci che più pesano nella gestione di un veicolo commerciale – continua Sartori -. È per questo che l’insieme di stop alle agevolazioni per gli Euro 3 ed Euro 4, e la proposta di aumentare le accise del gasolio rischiavano di essere deleterie per l’intero comparto dell’autotrasporto artigiano”.
In particolare “lo stop alle agevolazioni delle accise sul gasolio commerciale per l’autotrasporto per i mezzi fino a euro 3 ed euro 4 è una misura che impatta in modo incredibile sul nostro settore. Coinvolge infatti 183mila camion, autobus e pullman, oltre la metà di quelli circolanti in Regione drenando quasi 8 milioni di euro dalle tasche di gran parte delle 6mila imprese venete che ancora oggi danno lavoro a 15mila addetti”.
Va tenuto conto inoltre che il contesto in cui operano le imprese italiane è caratterizzato da una più elevata pressione fiscale che nel 2020 è del 42,9%, di 1,4 punti superiore al 41,5% della media dell’Eurozona. In particolare, ad agosto 2020, le accise sul gasolio per autotrazione sono del 21,2% superiore alla media dei competitor dell’Eurozona e del 28% al di sopra della media Ue a 27. L’Italia è il paese dell’Unione a 27 con il maggior prelievo di accise sul gasolio.
E in Italia la tassazione per unità di CO2 emessa nel settore dei trasporti è di 240 euro per tonnellata CO2, il 54,3% in più della media dei 18 paesi competitor nel trasporto merci internazionale su strada.