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Azienda artigiana per una sedia sostenibile

Si chiama Erbi, creata dalla Stilfibra e presentata a Marostica nello showroom della STL, presente anche Confartigianato, alla quale l’azienda è associata

di Davide Anastrelli

Giovedì 14 settembre, nello showroom di STL a Marostica, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Stilfibra, società innovativa che presenta la sedia Erbi, realizzata in quattro varianti di colore con l’impiego di fibra vegetale di camomilla, caffè, vinaccia e miscanto ognuno con la propria profumazione originale. Sedia creata da uno stampo di venti anni fa con il recupero di fibra naturale di scarto.

Per Confartigianato Imprese Vicenza ha partecipato al tavolo dei relatori il presidente provinciale Gianluca Cavion. Hanno partecipato anche Sebastiano Zanolli (manager, advisor e autore), Marta Avesani (vicepresidente della Federazione per l’Economia del Bene Comune in Italia), Davide Parise (Women for Freedom onlus), Matteo Mozzo (sindaco di Marostica), Ylenia Bianchin (assessore a turismo, attività produttive, eventi e siti monumentali di Marostica), Giovannella Cabion (assessore a turismo, attività produttive, lavoro e cultura di Bassano del Grappa) e Marisa Lunardon (presidente Confcommercio Marostica). A moderare l’incontro Orsetta Viola Paladini, export manager di STL Srl.

Dopo i saluti iniziali e i ringraziamenti, ad avviare l’incontro Lucia Cuman, ideatrice di Stilfibra e CEO di STL SRL Società Benefit, nonché figlia del fondatore dell’impresa di famiglia nata nel 1966, Valentino Cuman.
“Per noi l’impresa prima di tutto ha una funzione sociale e non solo di profitto – ha affermato – oltre a quella di produrre bellezza. Pensiamo di non aver creato solamente un prodotto, ma un modo di pensare: bellezza, sostenibilità e benessere”.

“Devo dire che è con grande soddisfazione che sono presente oggi – ha esordito Gianluca Cavion -, anche perché STL è una ditta nostra associata. Per numero di associati numericamente Confartigianato Imprese Vicenza è la più importante, con quattordicimila imprese iscritte; se poi sommiamo i pensionati, arriviamo fino a 21mila. Devo dire che la nostra associazione è stata pioniera in questo tipo di progetti, tanto è vero che partimmo già nel 2015 con il progetto Reborn con la conversione del motore endotermico di un’auto in motore elettrico. Poi con Citemos, progetto sulla città a mobilità sostenibile; e in questo caso abbiamo coinvolto tutte le amministrazioni della provincia. Oggi con le comunità energetiche – ha proseguito Cavion – stiamo parlando di autoproduzione e autoconsumo di energia, sempre coinvolgendo le amministrazioni comunali. Noi imprenditori dobbiamo essere responsabili nella creazione di nuovi impianti. Come associazione – ha concluso – stiamo già mettendo in campo tante iniziative sulla sostenibilità”.

L’assessore Cabion si è detta “convinta, anche nel mio ruolo di docente, dell’importanza di mettere sempre più in relazione la scuola e i ragazzi con il mondo del lavoro e gli imprenditori”.
“Sostenibilità parola con un grande valore morale, che sempre più acquisisce importanza soprattutto nel mondo imprenditoriale – ha dichiarato Zanolli –. Prima ho sentito parlare di profumo, possiamo dire che questa sedia Erbi profuma di armonia”.
“Il nostro è un movimento internazionale, che promuove l’arte di usare bene le risorse perché limitate – è stato l’intervento di Avesani –. STL ha davvero capito il valore del bilancio sostenibile che faccia bene a tutti”.
“Devo ringraziare STL, perché parte dei ricavati derivanti dalla vendita di Erbi, andranno in donazione per il progetto Woman for Freedom – hatto nel suo intervento Parise –. Una associazione a difesa delle donne e bambini nel mondo, nata 9 anni fa a proprio a Marostica”.
“Profumo di competenza e di una visione rivolta al futuro direi – ha commentato il sindaco Mozzo –. Sicuramente prenderemo in considerazione questo prodotto per acquisti futuri sia per le scuole che per gli edifici comunali, dato che ci siamo molto impegnati anche sul fronte della sostenibilità”.
“Mai come ora per essere scelti dobbiamo fare la differenza – è intervenuta Lunardon per Confcommercio –. Le persone ora sono anche molto attente alle etichette dei prodotti e dove vengono realizzati. Dobbiamo orientare la produzione sulla sostenibilità e la bellezza”.