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Bassano. Nuove tariffe ETRA per utenze non domestiche. Baggio: “La mancanza di alcuni elementi (come i coefficienti della tariffa per le componenti fisse) non ci permettono di entrare nel merito per capire se e in che misura tutto questo inciderà sulle imprese”

Con una delibera del 15 dicembre 2023, l’Assemblea del Consiglio di Bacino Brenta per i rifiuti ha adottato la nuova articolazione della tariffa per il servizio rifiuti urbani, per le utenze non domestiche gestite da ETRA. Si tratta di una modifica che riguarda 67 Comuni e un totale di circa 30.000 imprese, e con la quale viene introdotto un processo di unificazione, ovvero di applicazione di una tariffa omogenea.
Il provvedimento individua le quattro componenti che compongono la tariffa: due su base “fissa” (con un coefficiente applicato in base a fasce di superficie individuate) e due su base “variabile” (in base ai servizi che ciascuna impresa sceglierà di utilizzare per lo smaltimento dei rifiuti urbani). Il nuovo sistema di calcolo si basa sula logica del servizio, cioè si paga in base a cosa e a quanto si produce. 

Sul tema è intervenuto Felice Baggio, Presidente dell’Area Nord Est di Confartigianato Vicenza. “Innanzitutto – commenta Baggio- esprimiamo il nostro rammarico per non essere stati coinvolti nelle valutazioni prima che il provvedimento fosse adottato. L’incontro con le Categorie Economiche del territorio, infatti, si è tenuto soltanto mercoledì 17 gennaio, ovvero dopo l’approvazione della nuova articolazione tariffaria e dopo che in alcuni territori avevano iniziato a trapelare notizie sulla sua adozione, con commenti e perplessità più o meno fondate e basate su elementi più o meno verificati”. “Come per il coinvolgimento, anche la comunicazione avrebbe dovuto osservare modalità e tempistiche più efficaci – continua il presidente-. Ma il terzo punto che dobbiamo evidenziare, quello sostanziale e in base a quanto sappiamo oggi, è che l’unico confronto possibile rispetto al sistema precedente è su una delle componenti “variabili”, ovvero i servizi dedicati di cui l’impresa sceglie eventualmente di avvalersi. Allegato all’invito all’incontro, c’era infatti il listino con le diverse tipologie di cassonetti e frequenza di svuotamento, che sarà appunto uniforme su tutto l’ambito territoriale. Perciò il confronto può avvenire solo rispetto alle precedenti condizioni applicate Comune per Comune. Nessuno invece è in grado di fare una valutazione complessiva sull’effetto del nuovo sistema in quanto i coefficienti della tariffa per le componenti fisse non sono ancora stati definiti e non lo saranno, con ogni probabilità, prima del 30 aprile. Il sistema però è già formalmente in vigore e sarà operativo dal 1° marzo”. Quindi, conclude Baggio: “Non essendo in grado di fare una valutazione complessiva, non possiamo esprimerci in merito all’impatto che il nuovo sistema avrà sulle imprese: siamo di fronte ad un salto nel vuoto. Confartigianato seguirà con attenzione lo sviluppo della situazione e garantisce il suo contributo nell’attuazione affinché ci sia un effettivo sistema più equo e soprattutto che tenga in considerazione le esigenze delle imprese sia in termini di servizi che di relativi costi”. 

Comunicato 08