Bollette sempre più alte. La preoccupazione delle imprese e delle famiglie.
Cavion: “Servono interventi incisivi, tempestivi e concreti ma anche interventi che guardino a lungo termine come lo sviluppo e il sostegno di fonti alternative e all’autoconsumo attraverso le comunità energetiche”.
Comunicato 143 – 30 settembre 2022
Continua l’impressionante aumento dei costi energetici. In questi giorni famiglie e imprese stanno ricevendo bollette di energia elettrica e gas che hanno raggiunto ormai cifre mai viste. “Dopo un luglio pesantissimo in termini di costi energetici – spiega Gianluca Cavion presidente di Confartigianato Vicenza- ci ritroviamo oggi con le bollette di agosto se possibile con ulteriori nuovi aumenti, apparentemente mitigati dalla chiusura o riduzione delle attività per effetto delle giornate di stop per ferie. A questo poi si aggiunge l’avvicinarsi della stagione fredda che si preannuncia inevitabilmente molto calda sul fronte delle bollette.”
“Peraltro – continua il presidente- anche il recentissimo ‘incidente’ avvenuto al gasdotto Nord Stream che ha danneggiato le linee di fornitura del gas, con la prospettiva di una lunga chiusura, inevitabilmente inciderà sugli aumenti tariffari. Se a questo aggiungiamo l’impressionante aumento del 59% delle bollette dell’energia elettrica relative al mercato tutelato e riguardante il quarto trimestre 2022 deliberato da ARERA, ci rendiamo conto che il periodo che andremo ad affrontare metterà ulteriormente in difficoltà le nostre imprese e le nostre famiglie, già stremate per i pesantissimi costi già sostenuti fin qui”. Prosegue Cavion: “La situazione è davvero e concretamente ormai insostenibile e necessita di nuovi ulteriori interventi statali per ridurre costi che stanno mettendo in ginocchio l’intero Paese.”
Una situazione quindi che non migliorerà a detta di Confartigianato Vicenza che peraltro segnala un aumento dell’incidenza del costo dalla fornitura energetica per le piccole e medie imprese beriche passata da una media del 12,5% del totale dei costi aziendali del 2021 al 26,1% di quelli del 2022 (al momento), di fatto più che raddoppiandoli (dati emersi da una rilevazione campionaria su 403 attività venete con meno di 10 addetti condotta con modalità CATI – interviste telefoniche, dal 6 al 9 settembre).
“In attesa di capire gli interventi che il nuovo Governo saprà, e potrà, mettere in campo su questo fronte – continua Cavion- le imprese si affidano a buon senso e resilienza cercando di ridurre l’uso di illuminazione e aria condizionata e del riscaldamento e, dove possibile, efficientando gli impianti. Sperando, anche così, di superare il difficile momento senza conseguenze definitive”.
L’auspicio di Confartigianato è quindi che si adottino quanto prima interventi statali, ma anche regionali: abbattimento del costo della materia prima energetica e aumento del credito d’imposta che dovrebbe essere non meno del 50% sia per il gas che per l’elettricità intanto fino al 30 giungo 2023; prendere seriamente in considerazione quello di porre un tetto al costo dell’energia almeno a livello nazionale. Al tempo stesso serve il massimo sforzo a sostegno degli investimenti per le fonti rinnovabili. In particolare a sostegno dell’autoconsumo teso allo sviluppo delle Comunità Energetiche e degli autoconsumatori collettivi, auspicando peraltro che venga definito, e in tempi veloci, il quadro normativo e regolatorio per tali potenziali iniziative. “Ovviamente – aggiunge Cavion- riteniamo importanti le pressioni del nostro Paese a livello europeo per la definizione, coerente, coesa e soprattutto condivisa tra tutti, di un tetto al prezzo del gas che riguardi tutte le forniture”.
Da ben prima che il problema energetico deflagrasse, Confartigianato Vicenza aveva iniziato a interrogarsi sul tema dell’autoconsumo, ovvero della promozione delle fonti di energia rinnovabile nelle aziende.
“Su questi aspetti la nostra associazione nei prossimi mesi sarà attiva con una propria progettualità e in particolare nella promozione delle Comunità Energetiche – precisa il presidente-. Obiettivo sarà quello di aggregare imprese, famiglie e altri soggetti per autoprodurre energia pulita e ridurre i costi energetici. Obiettivo che vogliamo centrare tutti insieme: Confartigianato Vicenza, le nostre imprese, il consorzio CAEM (la nostra struttura di riferimento per le forniture energetiche e che opera in 32 province italiane) e i partner che con noi da anni lavorano sulla tematica energetica.”